Il Ferragosto 2020 tra Croazia e Lignano.
Da un lato, i contagi in Croazia che continuano a galoppare. Dall’altro, il “tutto esaurito” – con polemiche – negli hotel delle località balneari friulane. È la sintesi di questo (strano) Ferragosto 2020, quello dell’estate condizionata dal coronavirus, che ha avuto ripercussioni anche nel comparto turistico.
Partiamo dalla Croazia. Nel Paese balcanico, oggi, si è registrato un vero e proprio boom di contagi. Sono ben 208 i nuovi casi registrati nelle ultime 24 ore, un dato in ulteriore rialzo dopo il picco di 180 del giorno precedente. Purtroppo, si segnalano anche due decessi. In più, chi torna dal suolo croato per una vacanza o un semplice viaggio, deve sottoporsi al tampone una volta rientrato in Friuli Venezia Giulia: lo prevede l’ordinanza emanata del ministro della Salute, Roberto Speranza. Oggi, la Regione Fvg ha a tal proposito pubblicato sul suo sito le Faq, domande a risposte frequenti su come comportarsi una volta di ritorno dai viaggi all’estero.
Vacanze all’estero, tamponi e quarantena: ecco come fare in Fvg.
Se, da un lato, la situazione ha frenato i turisti italiani che volevano concedersi una vacanza in Croazia, dall’altro lato della medaglia c’è il “tutto esaurito” nelle nostre località balneari. A Lignano, gli hotel sono pieni ma questa bella notizia è stata “macchiata” da una polemica.
Alcuni operatori, infatti, hanno lamentato la mancanza di ombrelloni in spiaggia che avrebbe indotto alcuni turisti a cancellare la prenotazione per recarsi in altri lidi. “A tutti è stata data la massima disponibilità di decidere secondo le proprie necessità – scrive Manuel Rodeano, presidente di Lisagest, che si occupa di 2 chilometri di arenile e gestisce 11 uffici spiaggia -. Già da maggio erano partiti i dialoghi. È quindi una polemica sterile, pretenziosa e ridicola. Comunque, sono stati posizionati circa 1.200 ombrelloni in meno ed è chiaro che stanno facendo la differenza”.
In ogni caso, in Fvg nelle località balneari di Grado e Lignano c’è il tutto esaurito per Ferragosto. Nell’estate “del Covid”, un risultato non indifferente.