Tre giovani hacker etici vincitori del progetto CyberChallenge.
Elia Cal, di Udine, Gianluca Zavan, di Gorizia, studenti della laurea triennale in Informatica dell’Università di Udine, Gioele Pettarini, di San Giovanni al Natisone, al quinto anno del Liceo scientifico Copernico di Udine. Sono questi i vincitori, rispettivamente al primo, secondo e terzo posto, della finale locale del progetto nazionale CyberChallenge.it 2022 che punta a scoprire e valorizzare i giovani talenti della sicurezza informatica. Elia Cal è anche il primo classificato assoluto a livello nazionale, su oltre 450 finalisti.
Anche quest’anno l’Ateneo friulano ha partecipato all’iniziativa attraverso il Laboratorio di cybersecurity del Dipartimento di Scienze matematiche, informatiche e fisiche (Dmif), in collaborazione con GLP, beanTech e Danieli Automation.
I vincitori sono stati premiati alla presenza del rettore, Roberto Pinton; del direttore del dipartimento, Pietro Corvaja; dei docenti e tutor del corso, e dei rappresentanti delle aziende sostenitrici, Massimiliano Anziutti (beanTech), Jarno Calderini (Danieli Automation) e Michele Codutti (Danieli Automation).
La CyberChallenge.it, giunto alla sesta edizione, è il primo programma italiano e più importante a livello europeo, di addestramento alla cybersecurity per giovani fra i 16 e i 24 anni. L’obiettivo è individuare, reclutare e collocare la prossima generazione di professionisti della sicurezza informatica. Il progetto è realizzato dal CyberSecurity National Lab del Consorzio interuniversitario nazionale per l’informatica (Cini), con il supporto del Ministero della Difesa e dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (Acn).
Gli aspiranti hacker etici hanno superato dapprima la selezione nazionale a cui si sono iscritti oltre 5300 candidati da 34 sedi: 140 sulla sede di Udine, provenienti sia dall’Università (27%) sia dalle scuole superiori del territorio (69%). In ogni sede è stato selezionato un gruppo di 20 studenti – per un totale di 680 a livello nazionale – che hanno avuto accesso a un percorso di formazione specifica durante il periodo marzo-maggio, culminato con la gara finale locale.
“Queste iniziative sono importanti non solo per la formazione tecnico-scientifica in un settore cruciale come la sicurezza informatica – ha sottolineato il rettore Roberto Pinton durante la premiazione – ma anche perché, grazie all’approccio ludico della gamification, viene a crearsi una comunità in cui gli studenti possono acquisire conoscenze non solo dai docenti, ma anche dagli studenti più esperti, in una condivisione di esperienze inter pares. Ne è un ottimo esempio il team dei “MadrHacks”, la squadra udinese di hacking etico che sta già distinguendosi in competizioni di livello internazionale”.
Marino Miculan, coordinatore locale della CyberChallenge e docente di “Sicurezza delle reti di calcolatori” e responsabile del nodo udinese del Cybersecurity National Lab, si è congratulato con i vincitori e tutti partecipanti alla competizione. “Non c’è tempo per riposarsi sugli allori – ha spiegato Miculan –, dobbiamo già pensare alla gara nazionale tra le sedi che si svolgerà a Torino a fine giugno. A tale competizione parteciperà un team di sei membri per ciascuna sede e quest’anno è stato veramente difficile operare tale selezione. Inoltre, a valle dell’evento sarà formato il TeamItaly, la squadra nazionale di Cyberdefender che parteciperà alle competizioni internazionali come la European CyberSecurity Challenge. Chissà, forse qualche udinese potrebbe essere convocato in nazionale, come avvenne due anni fa”.
Per il direttore del dipartimento, Pietro Corvaja, “il successo della CyberChallenge a Udine e gli ottimi risultati ottenuti dai partecipanti della squadra udinese, dimostrano come il nostro territorio e l’Ateneo di Udine siano un terreno fertile per i futuri talenti dell’informatica e della cybersecurity e conferma la scelta di attivare il corso di laurea magistrale internazionale in Artificial Intelligence e Cybersecurity in collaborazione con l’università austriaca di Klagenfurt. Dal prossimo anno accademico la nostra offerta formativa in sicurezza informatica troverà coronamento con il nascente dottorato nazionale in Cybersicurezza, del quale il nostro dipartimento sarà una delle sedi fondatrici”.
Questa attività didattica su tutti i livelli, ha evidenziato il delegato dell’Ateneo per il Lab Village, Gian Luca Foresti, “trova la sua controparte di ricerca nel laboratorio di Cybersecurity presso il Lab Village, inaugurato lo scorso settembre. Perché i temi della sicurezza cibernetica sono al centro dell’attenzione di aziende, enti pubblici e centri di ricerca che hanno il compito di mettere in campo energie e competenze per mettere in sicurezza i loro dati e i processi digitali. Il Lab Village dell’Università di Udine sarà in grado di studiare e sviluppare nuove soluzioni in questo campo e potrà fungere da catalizzatore di progetti avanzati di ricerca nazionali ed internazionali, favorendo la diffusione verso il territorio della nostra regione di competenze e conoscenze che saranno fondamentali per lo sviluppo e la sicurezza delle imprese nei prossimi anni”.