Sono 34.415.206 i dispositivi di protezione acquistati.
Sono 34.415.206 i dispositivi di protezione e medici che la Regione Friuli Venezia Giulia ha acquisito, da gennaio ad aprile, per il tramite dell’Azienda regionale per il coordinamento della salute, la Protezione civile del Fvg e
la Protezione nazionale. Le forniture sono state distribuite al sistema sanitario, socio-assistenziale, ai Comuni, alle Prefetture, alle Unione territoriale intercomunale (uti), al volontariato, alla Protezione civile regionale, ai servizi essenziali, agli uffici regionali e alla popolazione.
A fornire i dati è stato il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, rispondendo in Consiglio regionale ad un’interrogazione sulle disponibilità dei dispositivi di protezione individuale per le strutture sanitarie, le forze dell’ordine, i volontari e i cittadini.
Riccardi ha dato conto nel dettaglio di come i 34.415.206 dispositivi di protezione e medici siano stati acquisiti, da gennaio ad aprile, per l’82% pari a 28.286.314 unità dall’Azienda regionale di coordinamento per la Salute (gel disinfettanti, mascherine, camici ecc), per il 5% pari a
1.786.502 articoli dalla Protezione civile regionale, nello stesso arco temporale, per il 13%, pari a 4.342.390 dispositivi, dalla Protezione nazionale.
Il materiale è stato così distribuito: 30.218.439 articoli al settore sanità e socio-assistenziale, 168.016 alle Prefetture, 894.075 ai Comuni, 14.054 alla Protezione civile del Fvg, 19.021 agli uffici regionali e alle sedi periferiche, 64.541 al volontariato, 87.604 ai servizi essenziali, 74.346 ai servizi socio assistenziali e 1.810 alle Unione territoriale intercomunale, per un totale di 31.541.906 dispositivi di protezione individuali.
A questi si aggiungono 1.859.350 mascherine monouso non medicali
e 1.013.950 mascherine pluriuso distribuite alla popolazione. L’esponente della Giunta Fedriga ha informato come nel trimestre febbraio-aprile la Regione sia riuscita ad acquisire quasi totalmente in autonomia, 30.218.439 dispositivi per il settore sanitario, a fronte di un fabbisogno stimato pari a 36.900.000.