Le indagini sui falsi certificati della Procura di Ravenna.
Ci sarebbero anche due gestori di un famoso bar di Udine tra i clienti del medico romagnolo Mauro Passarini, 64 anni, che falsificava i green pass. Ad ora i due imprenditori del Friuli non risultano sotto indagine, ma i loro certificati verdi sono stati sequestrati in via cautelare. I due udinesi sono così tra i 190 green pass bloccati dalla Procura di Ravenna a seguito delle indagini avviate nei confronti del medico.
Le indagini.
Le attività della Procura di Ravenna hanno portato al nome di Passarini, dopo che un guaritore-pranoterapeuta del Veneto lo aveva indicato a tutti i no vax del Nord. Il medico simulava infatti la somministrazione di una dose Pfizer, così da rilasciare green pass falsi a tutti i contrari al vaccino. Passarini adesso si trova ai domiciliari e, durante il secondo interrogatorio, ha fatto le ammissioni che hanno fornito agli inquirenti i nomi dei clienti giunti fino a Ravenna solo per lui.
Molti sono stati i certificati verdi sequestrati in più tornate e in diverse province. A metà novembre erano 84, prima scoperti 79 e poi altri 5, e ora si sono aggiunti ulteriori 107. Per quanto riguarda la provenienza dei clienti, oltre a Udine, ci sono no vax provenienti da Bologna, Belluno, Torino, Milano, Venezia, Modena, Monza-Brianza, Forlì-Cesena, la Spezia, Parma, Perugia, Firenze e Pesaro.