Grave malore per un diportista nelle acque di Grado.
Nella giornata odierna, un delicato intervento di soccorso in mare è stato portato a termine con successo dalla Guardia Costiera di Monfalcone e di Grado. L’allarme, ricevuto tramite Trieste Radio , segnalava un diportista di mezza età a bordo di una barca a motore, che accusava un grave malore con sintomi compatibili con un infarto o con un ictus.
La situazione di emergenza ha attivato immediatamente la macchina dei soccorsi: la Sala Operativa della Guardia Costiera di Monfalcone ha disposto l’uscita della motovedetta CP 846 di Grado, che si è diretta con la massima urgenza verso la zona indicata, imbarcando a bordo una squadra sanitaria della Sores (Sala Operativa Regionale Emergenza Sanitaria).
Grazie alla tempestività e al coordinamento, l’unità della Guardia Costiera ha raggiunto l’imbarcazione con l’infortunato in poche decine di minuti. Il personale sanitario, stabilizzando il paziente a mare, ha fornito le prime cure, fondamentali per gestire la situazione critica. Considerata la necessità di un rapido trasferimento a terra, è stato effettuato il trasbordo del diportista sulla motovedetta, che si è diretta a tutta velocità verso il Molo Torpediniere di Grado.
Ad attendere l’unità navale, già pronta all’intervento, vi era un’ambulanza che ha proseguito il trasferimento del paziente verso il vicino ospedale. Nonostante la gravità iniziale della situazione, il diportista è giunto in banchina cosciente, una condizione resa possibile grazie alla sinergia tra la Guardia Costiera e i sanitari.
L’importanza della sicurezza in mare.
L’intervento odierno è un chiaro esempio della prontezza operativa e dell’efficacia dei soccorsi in mare, resa possibile dalla professionalità degli equipaggi e dal consolidamento del coordinamento tra la Guardia Costiera e le strutture sanitarie regionali. La salvaguardia della vita umana in mare resta la priorità assoluta, e operazioni come questa ne ribadiscono l’importanza. La Guardia Costiera invita tutti i diportisti a navigare sempre con le adeguate misure di sicurezza e con dispositivi di comunicazione funzionanti, ricordando che ogni secondo è cruciale in situazioni di emergenza.