L’episodio è stato scoperto durante un sopralluogo a Gorizia.
Un gruppo, si ipotizza, di ragazzini del luogo sono entrati nella storica Villa Ritter a Gorizia per pesare e confezionare dosi di droga. Tutto è stato scoperto una quindicina di giorni fa, quando i tecnici del Comune hanno effettuato uno dei sopralluoghi periodici presso la dimora. Una volta entrati, però, hanno capito che qualcuno aveva usato la sede come sito per preparare stupefacenti, perché sono stati rinvenuti dei bilancini e delle tracce di stupenfacenti.
“Spesso accade che gli edifici non utilizzati vengano sfruttati in questo modo e perciò eravamo preparati – afferma Paolo Gropuzzo, questore di Gorizia – anche se per questo caso abbiamo dovuto studiare un intervento specifico, perché la struttura di Villa Ritter è complessa, ci sono anche sotterranei”. Il questore spiega che la situazione è sotto controllo, anche perché sul sito della dimora non è stato trovato molto, segnale che chi era nella Villa in modo abusivo appena ha sentito la notizia del suo riutilizzo, ha ben pensato di far sparire tutto. “Non stiamo parlando di grandi organizzazioni che coinvolgono tutto il nord-est – continua Gropuzzo – ma diversi elementi, come la posizione, fanno presumere che siano persone locali”.
Gropuzzo conclude spiegando che gli ultimi dati e ricerche, in collaborazione anche con la vicina Slovenia, hanno fatto emergere come per tutta la provincia il consumo di stupefacenti sia aumentato in modo esponenziale tra i minorenni. Nello specifico si parla di marijuana e hashish.
L’ispezione per la scuola.
L’ispezione da parte dei tecnici del Comune serviva infatti per capire lo stato in cui si trovava Villa Ritter che di lì a poco avrebbe dato il benvenuto ai bambini della scuola “Ferretti”. L’edificio scolastico di via Zara, infatti, era inagibile a causa di un forte temporale e il Comune aveva proposto come soluzione temporanea il trasferimento nello storico edificio. “Villa Ritter era stata ristrutturata 7-8 anni fa e, avendo già ospitato una sede universitaria, abbiamo subito pensato che fosse la struttura perfetta per i bambini”, afferma Rodolfo Ziberna, sindaco di Gorizia.
Il primo cittadino dice anche di essere soddisfatto della forte collaborazione con la Questura e tutti gli altri enti e reti sociali, in modo particolare del lavoro di monitoraggio costante sui giovani. “Di questo episodio la cosa che mi preoccupa di più sono i ragazzini – conclude Ziberna – purtroppo anche la nostra città non è esente da simili situazioni, ma i controlli aiutano prima di tutto loro, perché non si rendono conto di cosa rischiano: non è solo “fumo e basta”, può portare a strade più pericolose”.