Il parroco di Resia contro le gonne corte in chiesa: “Troppe cosce in vista”. E i fedeli si dividono

La comunicazione del parroco di Resia nel bollettino.

Il parroco di Resia Alberto Zanier contro le gonne troppo corte delle ragazze in chiesa. “A Resia c’è un tipo di cosce che non conosce mai ombra di crisi. Pochi giorni fa potevamo assistere, infatti, a una carrellata di cosce ben in vista!”. Un’accusa, quella del sacerdote, che si scaglia contro le “sinuose cosce femminili” che, evidentemente, sono state troppo in vista durante le celebrazioni liturgiche del Natale da parte delle giovani adolescenti del luogo.

“Un’esuberanza”, come riferisce il prete nel bollettino scritto di suo pugno e circolato in paese, che costituisce “una gravissima forma di maleducazione verso chi ci sta vicino perché potrebbe urtare la sensibilità altrui o addirittura provocarne la sessualità”. Insomma, gonne troppo corte per le ragazze del paese, un vestito che addosso costituisce un atto che lede alla dignità femminile secondo il sacerdote come “certe scene da film hard”.

Don Alberto non ha risparmiato nemmeno le madri, accusate di essere le principali responsabili del calo di moralità nei costumi delle figlie. “La Chiesa non è una balera o un boudoir! E in tutto questo di chi è la colpa? Delle ragazze? Ma anche no. Delle mamme. Care mamme, quando le vostre figlie escono di casa vedete come vanno in giro?”. L’invettiva ha suscitato fin da subito reazioni opposte, fra chi si schiera a favore del sacerdote e di chi sostiene, invece, che la gonna non costituisca un segno di maleducazione in chiesa.

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