L’udienza di convalida per l’incidente di Porcia.
Non si dà pace Barbara Scandella, la madre di Giovanni Zanier, il ragazzo di 15 anni investito e ucciso nella notte tra sabato domenica. Alla guida Julia Bravo, una militare statunitense di 20 anni che dopo gli esami è risultata essere ubriaca con un tasso alcolemico oltre i 2 grammi per litro.
Oltre al tremendo dolore per la perdita del figlio si aggiunge anche la paura che la giovane possa essere “protetta” dagli Stati Uniti, e chiede a gran voce che venga negato lo spostamento di giurisdizione negli Usa. Un rischio concreto al quale Barbara è decisa a opporsi con forza. Impossibile per lei perdonare quella giovane che le ha portato via Giovanni.
“Credo vada ascoltata e presa sul serio la richiesta di una madre che ha perso il figlio – ha commentato il presidente del gruppo Pd e candidata alla Camera Debora Serracchiani – e che si debba perseguire ogni possibilità concreta perché in questi casi i militari Usa che commettono crimini in Italia, qui siano giudicati. Mi auguro che le stesse autorità statunitensi facciano le scelte più giuste. E’ difficile e per un genitore quasi intollerabile pensare che ci sia una sorta di corsia preferenziale per un militare che ha ucciso un ragazzo guidando in stato di ebbrezza. Le garanzie giuridiche che offre il nostro Paese sono amplissime e non ci sono paragoni con la situazione storica in cui sono stati sottoscritti gli accordi internazionali del 1951 con l’Italia appena uscita dalla guerra”.
L’udienza di convalida.
Intanto oggi si è svolta l’udienza per la convalida dell’arresto e la soldatessa si è avvalsa della facoltà di non rispondere alle domande del Gip. Ha però rilasciato delle dichiarazioni spontanee per scusarsi con la famiglia. “Sono distrutta dal dispiacere, mi scuso con tutti per il dolore che ho causato”, ha detto la militare. Al termine dell’udienza il Gip ha confermato la misura degli arresti domiciliari nella Base Usaf di Aviano.