Le ricerche dei giovani scomparsi si estendono anche al lago di Barcis.
Continuano e si intensificano le ricerche di Giulia Cecchettin e del suo ex fidanzato Filippo Turetta, i due giovani veneti scomparsi da quasi una settimana.
Da questa mattina i vigili del fuoco di Pordenone stanno scandagliando il lago di Barcis. Le autorità hanno deciso di concentrarsi su questo luogo dopo aver ottenuto immagini da dispositivi di lettura targhe, che hanno tracciato il percorso dell’auto dei giovani lungo la strada pedemontana a Caneva, Polcenigo e fino alla stazione turistica del Piancavallo a 1.300 metri di quota. Questo ha portato le ricerche verso il lago di Barcis, dove il veicolo è obbligatoriamente transitato.
Il campo base allestito dai Vigili del Fuoco di Pordenone è supportato da squadre speleo-alpino-fluviali e sommozzatori, impegnati nel sondare le acque del lago, unità cinofile e il nucleo TAS (Topografia Applicata al Soccorso). Le forze di soccorso stanno esaminando ogni possibile pista lungo il percorso dell’utilitaria, comprese aree con corsi d’acqua o dirupi profondi.
Filippo Turetta indagato per tentato omicidio.
La Procura di Venezia che ha iscritto Filippo Turetta nel registro degli indagati per tentato omicidio, come riportato in una nota ufficiale.
L’indagine è ancora in corso, ma la Procura ha voluto sottolineare che l’iscrizione nel registro degli indagati è avvenuta in seguito al “primo esito” delle indagini, un passo che, oltre a tutelare l’indagato, potrebbe gettare luce sul mistero della scomparsa di Cecchettin. Allo stesso tempo, l’organo giudiziario ha esortato al rispetto della delicatezza delle indagini e alla compassione per le famiglie coinvolte, sottolineando che notizie imprecise potrebbero generare aspettative inutili.
Nel corso della giornata, gli investigatori si sono recati nella casa di Filippo Turetta a Torreglia, in provincia di Padova, conducendo perquisizioni nel tentativo di trovare indizi utili per risolvere il caso. Nel frattempo, le ricerche lungo il corso del fiume Piave, nella zona di Maserada, in provincia di Treviso, sono ancora in corso, evidenziando l’ampiezza dell’indagine e la complessità della situazione.
L’avvocato Stefano Tigani, rappresentante legale della famiglia di Giulia Cecchettin, ha dichiarato ai giornalisti che la notizia dell’iscrizione di Turetta nel registro degli indagati è stata comunicata con delicatezza dalla Procura. Ha espresso la speranza che l’ipotesi di tentato omicidio non cancelli del tutto la possibilità di una buona notizia, mantenendo la speranza che l’esito delle indagini possa portare a sviluppi positivi.
Il legale ha rifiutato di commentare dettagli specifici dell’indagine, come i risultati degli esami del DNA sulle macchie di sangue o le immagini delle videocamere di sorveglianza, sottolineando la necessità di non compromettere le fasi delicate dell’attività investigativa. La comunità resta in attesa di ulteriori sviluppi, mentre le famiglie coinvolte affrontano un’agonia di incertezza, sperando che la verità emerga presto dalla nebbia che avvolge questo drammatico caso.