Per Mattia Beltrame purtroppo non c’è stato nulla da fare.
Si è conclusa nel peggiore dei modi la ricerca di Mattia Beltrame, un giovane escursionista di 28 anni originario di Maniago, morto a seguito di una caduta sotto il Cimon di Palantina, nei pressi di Forcella Colombera, a circa duemila metri di altitudine.
L’allarme è scattato nella notte scorsa, quando i familiari del giovane, preoccupati per il mancato rientro, hanno contattato le autorità. Le stazioni del Soccorso Alpino di Pordenone, Maniago e dell’Alpago si sono immediatamente attivate, iniziando le ricerche tra mezzanotte e le 4:20 del mattino.
L’auto di Beltrame è stata ritrovata a Piancavallo, suggerendo che il giovane stesse seguendo un itinerario tra Friuli Venezia Giulia e Veneto. Con questo indizio, i soccorritori hanno avviato le operazioni di ricerca simultaneamente dai versanti friulano e veneto.
I soccorritori, sotto Forcella Colombera, hanno udito il suono del cellulare di Mattia. Poco più sotto, il corpo del giovane è stato rinvenuto privo di vita, presumibilmente a causa dei traumi riportati dopo essere caduto in un ghiaione dal canalino che stava risalendo.
Il corpo di Beltrame è stato raggiunto a circa 1.800 metri di quota. Una squadra di soccorritori ha portato una barella, trasportata con l’elicottero Falco 2 nelle vicinanze all’alba. Tuttavia, la nebbia fitta ha impedito ulteriori avvicinamenti. Le squadre hanno quindi dovuto trasportare la salma a spalla fino a 1.630 metri, affrontando un terreno impervio e le difficili condizioni meteorologiche.