Le Giornate Fai di Primavera in Friuli Venezia Giulia.
Sabato 25 e domenica 26 marzo 2023 anche in Friuli Venezia Giulia si rinnova l’appuntamento con le “Giornate FAI di Primavera”, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese. Anche in questa 31ª edizione, la manifestazione di punta del FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS offrirà l’opportunità di scoprire e riscoprire, insieme ai volontari della Fondazione, tesori di storia, arte e natura in tutta Italia con visite a contributo libero in oltre 750 luoghi di 400 città, la maggior parte dei quali solitamente inaccessibili o poco conosciuti.
I luoghi aperti in Friuli Venezia Giulia per le Giornate Fai di Primavera.
In Friuli Venezia Giulia sono stati coinvolti 10 Comuni per far scoprire 22 luoghi peculiari per caratteristiche storiche, artistiche e naturali, solitamente inaccessibili o poco conosciuti. In alcuni casi sono stati organizzati anche degli eventi speciali per permettere un maggiore coinvolgimento.
A Gorizia.
La Delegazione FAI di Gorizia presenta la Tenuta Villa Russiz che si trova a Capriva del Friuli (GO) in via Russiz 4/6, nell’area del Collio Orientale, tra amene colline e vigneti in prossimità del confine con la Slovenia. Questo luogo racchiude valori architettonici, storici, ambientali e sociali che meritano di essere conosciuti per rilevanza storica e singolarità. Nella seconda metà dell’Ottocento Elvine Ritter e il Conte Theodor de La Tour ricevettero il Colle di Russiz Inferiore come dono di nozze dal padre di lei, il Barone Ettore Ritter de Zahony, un importante imprenditore goriziano di origine tedesca.
La coppia seppe coniugare istanze e valori imprenditoriali e sociali in un periodo storico che vide quelle zone, all’epoca collocate al confine dell’Impero Austro-Ungarico, teatro sia di confronto tra culture sia di conflitti bellici. L’itinerario di visita proposto passerà in rassegna i diversi ambiti della tenuta: la villa-castello in pietra bianca di Aurisina affacciata sulla pianura isontina con le sue pertinenze che subito Elvine adibì a luogo di riparo e istruzione per le bambine del posto; le vigne dove il Conte iniziò la coltivazione di vitigni francesi non ancora diffusi nelle nostre zone; le cantine ottocentesche; e la Casa Famiglia.
Le visite durano circa 50 minuti, sono condotte dagli Apprendisti Ciceroni dell’Istituto “BEM” di Gradisca d’Isonzo Sezione Agraria Brignoli insieme ai volontari FAI e al personale di “Villa Russiz” e si articolano nel pomeriggio di sabato 25 marzo dalle ore 14.00 alle 18.00 (ultima partenza alle 17.30) e nella giornata di domenica 26 marzo dalle ore 10.30 alle ore 18.00 (ultima partenza alle 17.30). I gruppi partono ogni venti minuti circa. Contributo libero a partire da 5 €. Possibilità di rinnovare o di iscriversi al FAI in loco.
Al termine di ciascun itinerario sarà possibile fermarsi nello splendido compendio e gustare le offerte food&wine proposte dalla Fondazione Villa Russiz. Domenica sarà inoltre possibile prenotare un pranzo completo durante tutto l’orario di apertura del compendio al pubblico, mentre il wine shop sarà sempre aperto durante tutto il week end. Per info e prenotazioni: 0481 80047 o villarussiz@villarussiz.it.
A Trieste.
La Delegazione di Trieste insieme al Gruppo FAI Giovani di Trieste, agli Apprendisti Ciceroni e ai volontari, accompagnerà il pubblico alla scoperta di due palazzi del Borgo Teresiano (quartiere del capoluogo giuliano costruito in seguito all’interramento delle saline intorno alla metà dell’800) protagonisti della storia locale e normalmente non accessibili al vasto pubblico: il palazzo della Banca d’Italia e il Conservatorio Statale “Giuseppe Tartini”.
La Banca d’Italia ha sede in un imponente palazzo di corso Cavour al civico 13, nel Borgo Teresiano che in prima istanza fu la sede della filiale triestina della I.R. Privilegiata Banca Austro-ungarica (Österreichische-Ungarische Bank) e venne costruito dall’architetto Giorgio Polli su progetto degli architetti Müller e Geiringer. Nel 1918 subentrò nel palazzo la Banca d’Italia che considerò la struttura, vecchia e modesta, inadeguata alle sue attività. Dopo l’acquisto di un’area limitrofa, nel 1922 iniziarono i lavori di riqualificazione e ammodernamento secondo il progetto dell’ing. Superiore della Banca d’Italia Biagio Accolti-Gil, in collaborazione con l’arch. Arduino Berlam. I visitatori scopriranno dunque la storia di questo maestoso edificio e potranno visitarne gli interni. Prenotazione obbligatoria al sito www.giornatefai.it fino al giorno antecedente la visita con contributo a partire da 3 € per gli iscritti FAI e 5 € per non iscritti.
Visite a cura dei volontari della Delegazione e del FAI Giovani di Trieste con i seguenti orari: sabato 25 e domenica 26 marzo dalle 10 alle 17 (ultimo turno alle ore 16); turni di visita in partenza ogni mezz’ora; durata totale della visita 45 minuti. Le visite in lingua slovena si svolgeranno su prenotazione sabato 25 e domenica 26 marzo alle ore 10 scrivendo a: prenotazioni.trieste@delegazionefai.fondoambiente.it. Possibili anche visite per non vedenti e ipovedenti; per informazioni scrivere a trieste@delegazionefai.fondoambiente.it.
Il Conservatorio statale “Giuseppe Tartini” è stato fondato nel 1903 ed è uno dei tredici Conservatori storici in Italia. Dal 1954 ha sede nel prestigioso Palazzo Rittmeyer, edificio costruito nel 1823 in stile eclettico con giardini pensili sul retro come residenza della famiglia de Rittmeyer. Nell’aprile 1863 il palazzo fu ampliato e ristrutturato dall’architetto Baldini e nel 1914 la baronessa Cecilia de Rittmeyer lo regalò al Comune di Trieste. I visitatori scopriranno ciò che avvenne nel palazzo durante la Seconda Guerra Mondiale ed entreranno nelle aule dedicate allo studio della musica, nella sala dedicata all’organo (uno degli strumenti musicali più importanti della nostra regione) e negli eleganti saloni al piano nobile; conosceranno la storia musicale e i personaggi che hanno contraddistinto l’evoluzione del Conservatorio. Visite, senza prenotazione, a cura degli Apprendisti Ciceroni® delle scuole: Liceo “Francesco Petrarca”, ITS “G. Deledda – M. Fabiani”, ISIS “Carducci – Dante” e Istituto “L. da Vinci – G.R. Carli – S. de Sandrinelli” con i seguenti orari: sabato 25 e domenica 26 marzo dalle 10.00 alle 18.00 (ultimo turno alle ore 17.20); turni di visita in partenza ogni 20’; durata totale della visita 45’. Le visite in lingua slovena si svolgeranno senza prenotazione sabato 25 e domenica 26 marzo alle ore 11.30. Contributo libero a partire da 3 €.
Viene organizzato anche un evento speciale: durante l’ultimo turno di visita di sabato 25 marzo (in partenza alle ore 17.20) e il primo di domenica 26 (in partenza alle ore 10.00) i visitatori saranno accompagnati dalle note di due esibizioni degli studenti del Conservatorio. In entrambi i luoghi sono previste code con ingresso preferenziale dedicato agli iscritti FAI e in loco sarà possibile rinnovare la tessera o iscriversi al FAI.
A Pordenone.
La Delegazione di Pordenone aprirà le porte di sette diversi luoghi insoliti e poco noti della “città dei coltelli”, in un affascinante percorso alla scoperta di una Maniago che non ti aspetti. Si inizia con Palazzo d’Attimis, in piazza Italia, residenza dei Signori di Maniago sin dalla fine del ‘500: imperdibili sia i suoi saloni interni, finemente decorati con affreschi settecenteschi e con soffitti alla Sansovina, sia gli ampi e suggestivi spazi esterni con un giardino all’italiana e un parco di ben sei ettari, che si estende fino ai piedi delle rovine del vecchio castello. Sulla facciata esterna è possibile ammirare anche un bell’affresco attribuito all’Amalteo, raffigurante il Leone di San Marco. Attesissima l’apertura di un’altra residenza privata di epoca più recente: Villa Jem, costruzione in stile Liberty edificata nel 1926, aperta per la prima volta al pubblico in via del tutto eccezionale e solo per gli iscritti FAI.
Gli interni conservano un salotto affrescato con motivi geometrici, un salone da ballo, una sala da pranzo con annesso l’immancabile fogolar friulano e arredamento d’epoca; mirabile anche il giardino circostante. Curiosissima poi l’esposizione “Ruote al lavoro”, una delle collezioni private più gustose di tutto il Friuli Venezia Giulia: realizzata dal proprietario Emilio Zoccarato, che ha raccolto con pazienza e dedizione decine e decine di esemplari di biciclette e macchine da cucire, testimoni dei mestieri di un tempo grazie a un attento restauro.
Nella frazione di Campagna è poi prevista l’apertura di un luogo più unico che raro: Fattoria Abarth non è solo automobilismo, ma un luogo eclettico, frutto della fantasia di Bruno Dorigo che ha realizzato i fabbricati annessi in stile western per custodire una collezione di oltre cinquanta trattori d’epoca e di utensili della vita contadina, oltre ai suoi amati animali da fattoria. Il luogo merita una visita anche per la possibilità di assaggiare i prodotti freschi e vari tipi di bevande artigianali, dalla birra ai succhi di frutta dell’azienda agricola Dorigo. Sempre a Campagna aprirà le sue porte l’Antica forgia Lenarduzzi-Massaro: situata lungo il corso della roggia che fino agli anni ’70 ha alimentato circa una decina di battiferri ora in disuso, si presenta come un incredibile luogo fermo nel tempo e ancora perfettamente funzionante, dove il fabbro Michele Massaro svelerà ai visitatori i segreti della forgia e dei suoi coltelli. L’ingresso è riservato agli iscritti FAI, con prenotazione consigliata sul sito.
L’arte fabbrile potrà essere esplorata anche nella frazione di Maniagolibero, grazie all’eccezionale apertura dell’Officina Todesco, florido luogo di produzione artigianale delle forbici dagli anni ‘60 agli anni ‘80, dove tutto è rimasto fermo a quell’epoca, dagli strumenti alle decine di forbici esposte. Nelle vicinanze a stupire gli occhi sarà poi un altro tipo di arte: la Fiber Art, oggetto delle esposizioni della Galleria di Arte Tessile e Contemporanea Gina Morandini che si sviluppa su un edificio a due piani, collegato tramite un corridoio sospeso all’edificio dell’ex latteria sociale di Maniagolibero, ora sede dell’associazione “Le Arti Tessili” fondata nel 1987 da tre appassionate studiose tra le quali la docente e artista Gina Morandini, a cui è intitolato il museo.
Tutti beni saranno aperti dalle 09.30 alle 18.00 (ultimo ingresso alle 17.30). Per partecipare alle visite è suggerito un contributo a partire da 4 €; per l’Antica Forgia Lenarduzzi-Massaro è richiesta la prenotazione. Tra i visitatori è atteso anche il gruppo FIAB Pordenone Aruotalibera con cui la Delegazione FAI Pordenone collabora ormai da diversi anni per una scoperta del territorio lenta, sana e sostenibile. Le visite sono possibili anche grazie agli Apprendisti Ciceroni degli Istituti “Evangelista Torricelli” di Maniago, “Il Tagliamento” di Spilimbergo, “Federico Flora” di Pordenone e del Liceo ”Michelangelo Grigoletti” di Pordenone, e dei Volontari per un Giorno.
Inoltre, per commemorare i 60 anni dalla tragedia del Vajont la Delegazione propone delle passeggiate guidate nell’attuale centro abitato di Vajont. Si tratta di un’iniziativa che trova un filo conduttore con le visite nell’area di Longarone previste dalla Delegazione FAI di Belluno, con cui si è creata una bella collaborazione per raccontare questo doloroso pezzo di storia locale, andando a indagare l’accaduto da diversi punti di vista. Grazie a professionisti e studiosi locali sarà quindi possibile scoprire come è nata e come si è sviluppata questa città di fondazione, progettata dal prof. Giuseppe Samonà, e scoprire le
interessanti architetture del cimitero e della chiesa annessa, opera degli arch. Gresleri e Varnier. L’appuntamento per la passeggiata è alle ore 11.00 e alle ore 15.30, sia sabato 25 che domenica 26 marzo, con partenza dalla Piazza Monte Toc. La visita è a cura dell’ing. Felice Manarin e dell’arch. Giacomo Matarrese. Per partecipare alle visite è suggerito un contributo a partire da 4 €.
Aspetti ambientali e ingegneristici, ma anche storico-artistici, saranno poi indagati a Meduno con l’apertura speciale della Centrale Idroelettrica di Edison, sostenitore delle Giornate FAI di Primavera e dal 2018 a fianco della Fondazione a favore della transizione energetica ed ecologica dei Beni FAI presenti sul territorio nazionale, con l’obiettivo di salvaguardare il patrimonio artistico culturale italiano per renderlo sempre più sostenibile. La centrale aprirà le sue porte nella giornata di sabato 25 marzo con visite ogni 15 minuti dalle 09.30 alle 17.30 per gruppi di 14 persone. La visita è a cura del personale tecnico Edison, dura 45 minuti circa e prevede la discesa alle turbine. Per partecipare alle visite è suggerito un contributo a partire da 4 €.
Eventi speciali: durante il weekend sarà possibile approfondire la visita della “città dei coltelli” anche grazie alle aperture a cura del Comune di Maniago: il Museo dell’Arte Fabbrile e delle Coltellerie sarà visitabile dalle 09.00 alle 18.00 con orario continuato e per gli iscritti FAI, grazie alla recente convenzione FAI per me, è prevista la riduzione del 50% sul biglietto di ingresso esibendo la tessera in corso di validità; inoltre il Centro Visite del Castello di Maniago resterà aperto oltre i consueti orari con libero accesso dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 18.00. Le Giornate FAI di Primavera porteranno un clima di festa anche in piazza Italia grazie alla presenza degli allievi delle scuole medie di Maniago che accoglieranno i visitatori con una breve introduzione della piazza e del Duomo, e alla disponibilità dell’Associazione ProManiago che allestirà un’area ristoro per degustare prodotti enogastronomici durante tutta la durata dell’evento. In tutti i luoghi sono previste code con ingresso preferenziale dedicato agli iscritti FAI e in loco sarà possibile rinnovare la tessera o iscriversi al FAI.
La Delegazione FAI di Udine apre 6 luoghi in 2 Comuni.
Torna – a grande richiesta – la possibilità di ammirare a Ruda (in località La Fredda di Perteole) la macchina a vapore dell’Amideria Chiozza (una storica fabbrica di produzione di amido) restaurata grazie al contributo ottenuto con il censimento nazionale I Luoghi del Cuore del 2016. I volontari dell’Associazione Amideria accompagneranno i visitatori in un viaggio nel tempo, presentando l’amideria dal punto di vista storico-architettonico e percorrendo le fasi di lavorazione del prodotto fino alla sala della macchina a vapore, recuperata grazie anche al supporto tecnico-scientifico del Museo della Tecnica di Brno (Repubblica Ceca). La macchina è una rara testimonianza della Prima rivoluzione industriale e questa fabbrica di amido è l’unica in Europa ancora in possesso del sistema produttivo originale. Le visite si svolgeranno sabato 25 e domenica 26 marzo dalle 10.30 alle 17.30 (ultimo ingresso alle 17.00) con turni composti da massimo 15 persone e l’ingresso ogni 20 minuti. Per accedere all’area è richiesto l’utilizzo di scarpe comode e chiuse. Ingresso da via Luigi Pasteur località La Fredda di Perteole , Ruda (UD). Per partecipare alle visite è suggerito un contributo a partire da 3 €.
A Udine i volontari accompagneranno i visitatori in cinque differenti siti. La Stamperia d’arte Albicocco (ingresso da via Ermes di Colloredo) aprirà i propri spazi per mostrare come la tecnica porta l’arte nella grafica: un momento unico in cui conoscere una eccellenza che annovera collaborazioni nazionali ed internazionali (tra cui il maestro dell’Arte Povera Jannis Kounellis) e numerose incisioni firmate da grandi nomi dell’arte (come Emilio Vedova, Carla Accardi e Giuseppe Santomaso). Le visite sono condotte da Corrado e Gianluca Albicocco insieme agli studenti del Liceo Artistico “Giovanni Sello” e al termine di ogni visita un evento speciale: i titolari effettueranno una dimostrazione del loro magistrale lavoro. Orari di visita: sabato 25 e domenica 26 marzo: dalle 10.00 alle 13.00 (ultimo ingresso alle 12.30); dalle 14.30 alle 18.00
(ultimo ingresso alle 17.30). Turni composti da massimo 20 persone. Ingresso ogni 30 minuti. Parcheggio consigliato: Caccia. Prenotazione consigliata sul sito ww.giornatefai.it fino al giorno antecedente la visita fino al giorno antecedente la visita. Contributo consigliato a partire da 5 € per gli iscritti FAI e di 10 € per i non iscritti.
La Cappella Arcoloniana (o Chiesetta di San Leonardo Confessore) si trova all’intersezione tra via Gorghi e via Carducci, una cappella gentilizia e unico elemento ancora visibile dello storico palazzo che sorgeva proprio in questo spazio. Edificata nel 1363, ristrutturata nel 1714 e poi nel 2008 ospita un ciclo di affreschi del Quaglio; attualmente è gestita dalla Fondazione Morpurgo Hofmann, che si occupa della valorizzazione e della conservazione di questo gioiello architettonico del centro città. Le visite saranno realizzate dagli Apprendisti Ciceroni dei licei dell’Istituto “Gaspare Bertoni” e dai volontari della Delegazione di Udine. Le visite si svolgeranno esclusivamente sabato pomeriggio dalle 14.30 alle 18.00 (ultimo ingresso alle 17:40). Turni di visita composti da massimo 20 persone. Ingressi ogni 20 minuti. Prenotazione consigliata sul sito ww.giornatefai.it fino al giorno antecedente la visita. Accesso riservato agli iscritti FAI. Possibilità di iscriversi al FAI in loco. Contributo consigliato a partire da 5 € per gli iscritti FAI e di 10 € per i non iscritti.
A Palazzo D’Aronco (sede del Comune di Udine), cuore pulsante del centro cittadino, si erge tra piazza della Libertà e via Lionello dominandone la struttura urbana. Opera del genio architettonico dell’architetto Raimondo D’Aronco, il palazzo offre ai visitatori l’opportunità di venire a conoscenza delle sale più interessanti solitamente chiuse al pubblico. Gli Apprendisti Ciceroni del Liceo Classico “Jacopo Stellini” e dell’Istituto Tecnico “Antonio Zanon” guideranno i visitatori alla scoperta dell’edificio tra i più curiosi ed interessanti della città. Domenica, inoltre, gli studenti del Liceo Classico allieteranno la visita con intermezzi musicali. Orari di visita: sabato 25 e domenica 26 marzo dalle 10.00 alle 13.00 (ultimo ingresso alle 12.00); dalle 14.30 alle 18.00 (ultimo ingresso alle 17.00). Turni di visita composti da massimo 20 persone con partenze ogni 20 minuti. Ingresso da via Lionello. ATTENZIONE: si segnala che sabato 25 marzo dalle ore 11.00 alle 12.15 circa le visite al primo piano dell’edificio non potranno essere effettuate a causa di impegni istituzionali; la visita dunque comprenderà esclusivamente il piano terra dell’edificio con Sala Ajace e Salone del Popolo. Prenotazione consigliata sul sito ww.giornatefai.it fino al giorno antecedente la visita. Contributo consigliato a partire da 3 €.
Palazzo Valvason Morpurgo, splendidamente incastonato tra i Palazzi di Via Savorgnana, è oggi sede delle Gallerie del progetto dei Civici Musei di Udine. Il palazzo ricevette il suo assetto attuale a metà Settecento per opera dei Sarmede, mercanti che acquistarono da Venezia nel 1748 il titolo comitale insieme con la giurisdizione feudale di Piancada e che vollero darsi una residenza urbana di prestigio. Mostra elementi di insolita ricercatezza per il contesto di Udine, come il loggiato-belvedere che chiude il cortile del palazzo e le sale interamente affrescate. I visitatori saranno accompagnati nelle visite dagli Apprendisti Ciceroni del Liceo Scientifico “Niccolò Copernico” e dell’Istituto “Cecilia Deganutti”. Orari di visita: sabato 25 e domenica 26 marzo: dalle 10.00 alle 13.00 (ultimo ingresso alle 12.00); dalle 14.30 alle 18.00 (ultimo ingresso alle 17.00). Turni di visita composti da massimo 20 persone con partenze ogni 20 minuti. Ingresso da Via Savorgnana. Prenotazione consigliata sul sito ww.giornatefai.it fino al giorno antecedente la visita. Contributo consigliato a partire da 3 €. ATTENZIONE: si segnala che al piano terra dell’edificio verrà accolta l’opera d’arte esperienziale allestita in occasione del trentennale della Cooperativa Itaca “Mettiti nelle mie scarpe”, ideata da Empathy Museum e realizzata in Italia da Fondazione Empatia Milano a cui i visitatori potranno avere accesso in modo autonomo con i volontari della cooperativa Itaca.
La Ex Chiesa di San Francesco appartiene al convento francescano la cui costruzione fu avviata nel 1259 dal patriarca Gregorio di Montelongo e venne consacrata nel 1266. Fra il Seicento e il Settecento l’edificio subì numerose modifiche e ampliamenti; nel 1945, dopo i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, fu restaurata rispettando l’aspetto originale. Gli apprendisti Ciceroni dell’Educandato Statale “Collegio Uccellis” ci faranno scoprire la storia architettonica dell’edificio attualmente adibito ad una delle sedi dei Civici Musei di Udine e sarà possibile vedere gli affreschi interni recentemente restaurati. Evento speciale: sabato mattina le alunne e gli alunni del Liceo Coreutico dell’Educandato Statale “Collegio Uccellis” accompagneranno le visite con quadri danzanti studiati per l’occasione. Orari di visita: sabato 25 e domenica 26 marzo: dalle 10.00 alle 13.00 (ultimo ingresso alle 12.30); dalle 14.30 alle 18.00 (ultimo ingresso alle 17.30). Turni di visita composti da massimo 20 persone con partenze ogni 20 minuti. Ingresso da largo Ospedale Vecchio. Prenotazione consigliata sul sito ww.giornatefai.it fino al giorno antecedente la visita. Contributo consigliato a partire da 3 €. In tutte le aperture sono previste code con ingresso preferenziale dedicato agli iscritti FAI e in loco sarà possibile rinnovare la tessera o iscriversi al FAI.
Speciale promo iscritti FAI: accesso scontato a 15 € allo spettacolo “La conferenza degli assenti” del collettivo berlinese Rimini Protokoll che si svolgerà sabato 25 marzo alle 20.30 al Teatro Palamostre di Udine. Una vera e propria esperienza collettiva a Teatro Contatto, un gioco teatrale dove volontari del pubblico assumono il ruolo di avatar ‘degli assenti’ in una conferenza internazionale sulle conseguenze della globalizzazione. Per info: https://bit.ly/3EWrCA oppure 0432506925 o biglietteria@cssudine.it.
Il Gruppo FAI di Palmanova ha deciso di aprire due siti. Il primo è la Chiesa di San Francesco, che si trova all’interno della cinta muraria della fortezza di Palmanova: in piazza Garibaldi, che faceva parte di quelle sei piazze di sestiere che, due per ciascun borgo, costituivano lo spazio pubblico. La costruzione della chiesa ebbe inizio nel 1602 col provveditore Girolamo Cappello e con l’autorizzazione del Patriarca di Aquileia, fu consacrata nel 1624, e faceva parte di un complesso conventuale dei Frati Francescani. Nel corso della sua storia subì numerose trasformazioni, tra le quali ospedale nel 1769 quando fu assegnata al Pio Sovvegno di San Carlo Borromeo e in deposito di polveri e munizioni nel 1805 con Napoleone che la spogliò di tutti gli arredi sacri e degli ornamenti. L’apertura in occasione delle Giornate FAI di Primavera, grazie agli Apprendisti Ciceroni dell’Istituto “Enrico Mattei”, consente di aprire una finestra sulla storia di questa chiesa, poco conosciuta e perfettamente incastonata nel tessuto urbano della città fortezza di Palmanova, patrimonio dell’Unesco.
Evento speciale: l’inaugurazione delle giornate avverrà venerdì 24 marzo alle ore 18 presso il Salone d’Onore del Comune di Palmanova con la conferenza “Quando in Fortezza c’era l’Inquisizione” sull’Inquisizione ai tempi della Serenissima a cura della prof.ssa Giuseppina Minchella che approfondirà come l’Inquisizione a Palmanova operò dai primi anni del Seicento fino alla fine del Settecento a Palmanova con l’intento di estendere il proprio controllo sulle soldatesche, ma anche sui civili, residenti in fortezza. I processi del Sant’Ufficio ebbero luogo nel convento e nella sacrestia della Chiesa di San Francesco. Ingresso libero fino a esaurimento posti con contributo libero. Orari di visita: sabato 25 e domenica 26 marzo dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00 (ultimo ingresso 17.00).
Il secondo luogo è la Chiesa di San Pietro a Santa Maria La Longa (UD) situata al termine di una strada interpoderale, nei pressi di un cimitero campestre lungo la vecchia via romana Julia Augusta, ora di proprietà privata, il fabbricato ospitava un convento agostiniano. Si trattava di una delle prime pievi della zona e già dal tredicesimo secolo fu affiancata da un monastero delle monache agostiniane; il monastero è divenuto poi abitazione privata pur restando di proprietà della Chiesa fino ai proprietari più recenti. La struttura architettonica è di scuola slovena, a muratura mista con prevalenza di sassi; l’interno è affrescato, ma è in attesa di restauro. Si tratta, dunque, di un luogo nascosto e poco conosciuto visitabile grazie ai volontari della Comunità di Mereto di Capitolo nei seguenti orari: sabato 25 e domenica 26 marzo dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 18 (ultimo ingresso alle 17.30). Per entrambe le aperture si consiglia un contributo a partire da 3 €. Sono previste code con ingresso preferenziale dedicato agli iscritti FAI e in loco sarà possibile rinnovare la tessera o iscriversi al FAI.
Il Gruppo FAI di Cividale del Friuli propone due visite a Campeglio, nel Comune di Faedis (UD), una località a pochi chilometri da Cividale del Friuli, situata in una zona pianeggiante e in parte collinare ai piedi delle Prealpi Giulie; la scelta è ricaduta su questo luogo quale emblema della storia del Friuli orientale e per andare alla scoperta della storia locale dall’Alto Medioevo ai nostri giorni.
Villa Accordini è una casa fortificata di origine alto medievale, cinta da un maestoso muro in sasso e composta da diversi edifici con varie funzioni; un interessante complesso abitativo e produttivo molto ben conservato e normalmente non visitabile. In occasione delle Giornate FAI di Primavera sarà possibile visitare la bella corte interna, la stanze affrescate della casa padronale, la cucina cinquecentesca ricca di suppellettili, i passaggi segreti e la maestosa cantina databile al 1840 con l’originale travatura in legno, le botti in rovere e le barriques francesi per la maturazione e affinamento dei vini. La casa ha ospitato, tra gli altri, il Generale tedesco Erwin Rommel e Lucina Savorgnan, la fanciulla che pare all’origine della famosa vicenda di Giulietta e Romeo. Villa Accordini oggi è sede di un’azienda vitivinicola e custodisce con cura molte testimonianze di vita contadina del passato, fra cui preziosi registi agricoli risalenti al ‘500 che potranno essere ammirati in occasione della visita.
L’antichissima Chiesa di San Michele Arcangelo, legata alla particolare venerazione dei Longobardi per il principe delle schiere angeliche, è stata ampliata, rinnovata e ricostruita più volte nell’arco dei suoi oltre mille anni di storia, fino all’ultimo importante restauro completato nel 1989 a seguito dei gravi danni subiti nel terremoto del 1976. La visita è dedicata alla scoperta del monumentale mosaico di 50 mq che ricopre la parete di fondo dell’abside e rappresenta l’Arcangelo Michele mentre sconfigge Lucifero. L’opera, ideata dall’artista friulano Arrigo Poz, si ispira all’omonima e famosa opera del pittore bolognese Guido Reni realizzata nel 1636 (e oggi conservata a Roma) ed è stata donata dall’Associazione Nazionale della Polizia di Stato. Le visite saranno curate dai giovani Apprendisti Ciceroni studenti dell’Istituto Tecnico Agrario “Paolino d’Aquileia” di Cividale del Friuli sabato 25 e domenica 26 marzo dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 18 (ultimi ingressi 12.30 e 17.30). I gruppi saranno organizzati con 15-20 persone e partiranno ogni 20 minuti. La durata della visita di Villa Accordini è di circa 30 minuti circa, mentre quella della Chiesa di San Michele Arcangelo è di circa 20 minuti. Si consiglia abbigliamento comodo. Punto di ritrovo in via Paolo Diacono, 12 a Campeglio di Feadis. Evento speciale riservato agli iscritti FAI: domenica 26 marzo al termine dell’ultima visita (alle ore 18.30 circa) nella Corte interna di Casa Accordini un quintetto composto da giovani musicisti del Conservatorio Statale “Jacopo Tomadini” di Udine eseguirà un concerto su musiche di Felix Mendelssohn, Sergei Rachmaninov, Franz Schubert. Ingresso con prenotazione presso il gazebo FAI e contributo libero consigliato 3 €. In entrambi i luoghi sono previste code con ingresso preferenziale dedicato agli iscritti FAI e in loco sarà possibile rinnovare la tessera o iscriversi al FAI.