L’intervista di Udinese Tv nel mirino social per l’intervista a Paragone.
In gergo tecnico, si definisce “shitstorm”. Si tratta di un’ondata di critiche sui social, anche con toni accesi. È quanto ha dovuto subire in queste ore Valentina Bearzi, giornalista di Udinese Tv.
Inviata nel porto di Trieste per seguire la protesta di ieri dei lavoratori, ha intervistato il senatore Gianluigi Paragone, già noto volto televisivo ed esponente di Italexit. Il tema, ovviamente, era quello dell’obbligo di Green Pass. Ed è stato al centro di un pepato scambio di battute tra i due.
Il politico, ex del Movimento 5 Stelle, era venuto a Trieste a sostenere la presa di posizione dei lavoratori portuali, contrari alla gratuità dei test anti Covid soltanto per la loro categoria a scapito delle altre. Incalzato dalle domande di Bearzi, Paragone ha sostenuto che “se il governo voleva dare i tamponi gratis ai portuali, allora doveva farlo anche per il mondo della scuola“. Alle obiezioni della giornalista di Udinese Tv, il senatore l’ha accusata di “raccontare frottole“, chiedendole conto delle “manleve giornalistiche” dietro le inchieste e dicendole di conoscere “il mondo del giornalismo” meglio di lei.
Il video, pubblicato sul profilo social dell’emittente friulana, ha scatenato una raffica di commenti di biasimo che hanno messo nel mirino Bearzi. In sua difesa si sono schierati i colleghi: “L’intera redazione di Udinese Tv esprime solidarietà alla collega Valentina Bearzi, condannando senza mezzi termini la shitstorm di cui è stata destinataria semplicemente facendo il suo dovere, ossia controllare le fonti e replicare ad affermazioni non veritiere. Dimostrando quella professionalità richiesta in un giornalismo che il sig. Paragone sostiene si conoscere meglio di lei”. Il botta e risposta con chi sostiene le posizioni “no pass” è continuato finché Udinese Tv non ha limitato i commenti ai post.