Morto dopo una settimana il gattino torturato e gettato dall’auto in corsa a Puja di Prata.
Torturato, seviziato, e infine gettato dall’auto in corsa a Puja di Prata: vittima un gattino che non è riuscito a sopravvivere alle torture inflitte dai suoi aguzzini, morendo una settimana dopo essere stato ritrovato. Secondo quanto raccontato dai testimoni, è stato abbandonato fuori da un bar di Puja di Prata da chi l’aveva trasportato in auto. Le due donne che si sono prese cura del gattino portandolo dal veterinario, aspettano ancora la relazione precisa della veterinaria, ma sanno già che la sua sorte è stata terribile.
Probabilmente colpevole solo di essere di colore nero, il povero gattino è stato torturato in molti modi dolorosi. Gli hanno premuto un occhio fino a farlo entrare nell’orbita, e presentava molti segni esterni di maltrattamento, tra cui cicatrici mal rimarginate, segni di ferite inferte e non curate, bruciature e segni di trascinamento su una superficie ruvida. Non si sa se fosse maschio o femmina, poiché gli aguzzini hanno inflitto violenza anche alle sue parti intime. I veterinari stimano che avesse circa 6 mesi di vita e che in pochi mesi avesse subito più violenza di quanto un gatto dovrebbe sopportare in tutte le sue sette vite. Quando è stato ritrovato, pesava solo 900 grammi, era denutrito e disidratato. Nonostante le cure, è morto il sabato mattina.
Le due donne che lo hanno raccolto cercano ora testimoni per capire chi abbia inflitto tante sofferenze al povero gattino. Sicuri che non possono essere stati dei semplici ragazzini.