La riabilitazione dei fusilâz di Cercivento.
La Regione Friuli Venezia Giulia restituisce l’onore ai soldati nati o caduti nel suo attuale territorio, appartenenti alle Forze armate italiane che, nel corso del primo conflitto mondiale, vennero fucilati con sentenze emesse dai tribunali militari di guerra, ancorché straordinari. Lo fa attraverso la proposta di legge 138 approvata all’unanimità dalla V Commissione consiliare e che vede, straordinariamente, quale primo firmatario il presidente dell’Assemblea legislativa, Piero Mauro Zanin.
La proposta, sottoscritta da tutti i capigruppo assieme a numerosi consiglieri, istituisce anche la “Giornata regionale della restituzione dell’onore”, da celebrare annualmente il primo luglio, anniversario della fucilazione a Cercivento, l’1 luglio 1916, di quattro alpini (Silvio Gaetano Ortis, Giovanni Battista Coradazzi, Basilio Matiz e Angelo Primo Massaro), conosciuta in Friuli come “I fusilâz di Çurçuvint”, ovvero di una parte di quegli alpini dell’Ottavo Reggimento della 109^ Compagnia del Battaglione Monte Arvenis che si erano rifiutati di eseguire l’ordine di conquistare, di giorno e senza protezioni, la cima orientale della Creta di Collinetta, nei pressi del passo di Monte Croce Carnico. Sapevano che sarebbe stato un inutile suicidio e proposero di affrontare la cima di notte, calzando i più silenziosi “scarpets” al posto dei rumorosi scarponi, ma non furono ascoltati. Per loro, ci fu un processo-farsa e il plotone di esecuzione davanti al muro di cinta del cimitero di Cercivento.
“La riabilitazione dei fusilâz di Cercivento e il ricordo dei tragici avvenimenti collegati alle vicende umane di soldati e comunità coinvolte nella Prima guerra mondiale, promosse dalla proposta di legge 138, rappresentano una positiva continuità con le iniziative che il Consiglio regionale assunse in occasione della celebrazione del centenario della Grande guerra. L’auspicio è che da questa legge nasca anche un preciso impegno per coinvolgere le scuole rispetto alla finalità di giustizia e di riabilitazione delle tante storie umane che la guerra ha distorto nella loro valutazione”. Ad affermarlo il consigliere regionale del Pd, Franco Iacop.