I 5 sono finiti in carcere per una serie di furti di rame, mezzi e attrezzature in Friuli.
Sono 5 le persone finite in carcere per una serie di furti di rame, furgoni, escavatori ed altri attrezzi edilizi avvenuti nel corso del 2021 a Udine.
Tutto inizia il 30 giugno 2021, quando un responsabile della ditta Super Beton aveva denunciato il furto di 22 bobine di cavi elettrici di rame. Le indagini attivate immediatamente da personale della Squadra Mobile della Questura hanno permesso di individuare il camion con cui era stato traportato il materiale rubato che, alcuni giorni dopo, era stato rinvenuto in una ditta friulana di recupero di materiale ferroso dove era stato venduto. La ditta, peraltro, è stata sanzionata amministrativamente per la riscontrata difformità della documentazione relativa alla compravendita del materiale. Per questo episodio è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria il conducente del veicolo.
Il 20 novembre 2021 un responsabile della ditta GS Beton S.r.l., attiva nella lavorazione di inerti e nella produzione di calcestruzzi, accedendo al proprio complesso industriale, momentaneamente inattivo ma dotato di tutti i macchinari necessari all’immediato riavvio dell’attività produttiva, aveva accertato che il lucchetto del cancello era stato tranciato e che nel piazzale, in prossimità della linea elettrica che alimenta il sito industriale, verosimilmente con l’utilizzo di un escavatore, erano stati praticati alcuni scavi che non avevano compromesso, comunque, la funzionalità dell’impianto.
Nel fine settimana fra il 4 e il 6 dicembre successivo, erano stati segnalati dei rumori provenienti dall’impianto industriale il cui sistema di illuminazione risultava spento. Nel successivo sopraluogo da parte della società si è scoperto che erano state trafugate decine di metri di cavi di rame dalla dorsale di collegamento tra la centrale elettrica e l’impianto, per un valore stimato di circa 50mila euro.
Le indagini.
Il 7 febbraio 2022 i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Udine, unitamente a personale della Squadra Mobile della Questura di Udine, nel procedere a una perquisizione in una zona agreste di Udine, dove erano domiciliate delle famiglie in alcuni camper e roulotte, avevano rinvenuto un trasformatore ad alta tensione di rame e un rilevante quantitativo di guaine di cavi di rame, riconducibile al furto perpetrato alla GS Beton.
I successivi sopraluoghi avevano consentito di rinvenire altra refurtiva, tra cui: un autocarro Iveco Eurocargo con braccio gru, su cui era stato caricato l’impianto di affreddamento del trasformatore rinvenuto nel corso della perquisizione, un un furgone Fiat Scudo e un escavatore BobCat.
Inoltre qualche giorno presso un’altra ditta di recupero di materiali ferrosi, erano stati venduti 600 chili di cavo intrecciato di rame, 4.464 chili di acciaio inox al cromo (martelli di manganese) per un valore di circa 10mila euro sempre riconducibili allo stesso furto.
In esito alla complessa attività investigativa, la Procura della Repubblica di Udine ha chiesto e ottenuto la misura cautelare in carcere a carico di 5 soggetti, eseguita congiuntamente nella mattinata odierna.