L’uomo è responsabile di una serie di furti nella zona di Polcenigo.
E’ stato condannato a 3 anni e 8 mesi a una multa di 1.200 euro il 43 anni di Polcenigo, responsabile di una serie di furti vino e cibo nelle zona.
L’uomo, già sottoposto all’obbligo di dimora con divieto di uscire nelle ore notturne, aveva scelto birre, vino e salumi come obiettivi dei suoi furti. Le indagini sono state condotte dai carabinieri di Polcenigo, che hanno scoperto le sue incursioni. L’impronta delle sue scarpe da ginnastica è stata fondamentale per collegare Chiaradia ai crimini commessi nelle case delle vittime. Questa scoperta ha portato all’arresto e alla successiva condanna dell’uomo.
Le accuse contro Chiaradia includevano la recidiva specifica negli ultimi cinque anni, il che ha reso la sua situazione legale ancora più complessa. Attualmente, è in carcere per altre cause, mentre deve ora affrontare una pena supplementare per i furti compiuti nella cittadina di Polcenigo.
Le abitazioni prese di mira da Chiaradia includevano quella di una donna in via Pantan. Qui, l’indagato è entrato nel garage e ha rubato otto bottiglie di birra e una bottiglia di champagne, per un valore totale di circa 100 euro. Inoltre, è scomparso un borsone, probabilmente utilizzato per trasportare la refurtiva.
Tra le vittime dei furti anche gli operai di un’azienda agricola. Durante la pausa pranzo, si ritiravano su un terrazzo di una casa isolata in via Cial del Ligna. Qui, qualcuno continuava a svuotare il frigorifero sotto il portico. Per mettere fine a questa situazione, gli operai hanno installato una fototrappola. Questo stratagemma ha permesso di identificare il 43enne, che, in sella a uno scooter, di notte, apriva il frigorifero e prelevava sopressa, bottiglie di vino bianco e rosso.
Nonostante la riconoscibilità del ladro, gli operai, conoscendo le difficoltà dell’uomo, avevano inizialmente scelto di non presentare denuncia. Tuttavia, quando Chiaradia ha tentato nuovamente il furto, forzando il lucchetto del frigorifero, portando via salumi, birra e formaggio, hanno deciso di rivolgersi ai carabinieri.