In manette un passeur pizzicato con 10 bengalesi nel furgone.
Trasportava clandestini in Italia, ma è stato smascherato ed è finito in manette. La polizia di Gorizia ha arrestato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina un cittadino serbo di 48 anni.
Il personale del Reparto prevenzione crimine di Torino, aggregato in provincia per il contrasto dell’immigrazione clandestina, ha iniziato a Cormons l’inseguimento di un veicolo con targa italiana diretto verso Udine. Il mezzo non aveva rispettato l’intimazione a fermarsi. Dopo pochi minuti, e senza conseguenze per alcun occupante, gli operatori sono riusciti a bloccare il mezzo e ad accertare che all’interno dello stesso, peraltro sprovvisto di sedili, viaggiavano 10 cittadini del Bangladesh, tutti privi di documenti.
Gli uomini, rifocillati e visitati seguendo i protocolli Covid-19, hanno dichiarato di essere rimasti per più di due giorni fermi nei boschi tra Bosnia e Croazia, per poi essere trasportati direttamente in Italia.
Dopo l’attività di identificazione ed indagine il cittadino serbo è stato portato in carcere per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina aggravato per il numero di soggetti trasportati e per le condizioni precarie del trasporto dal punto di vista igienico-sanitario, tenendo conto anche della emergenza epidemiologica in atto da Covid-19. Il Tribunale di Gorizia con provvedimento del 26 settembre, su richiesta della Procura della Repubblica, ha disposto la misura della custodia cautelare in carcere.
L’attività di controllo capillare del confine ha portato nell’ultimo periodo all’arresto di vari passeur, al sequestro di veicoli e svariate somme di denaro in Provincia di Gorizia, con lo scopo di stroncare la criminalità organizzata finalizzata al traffico di esseri umani lungo la rotta balcanica.