Un’altra tragedia causata dal monossido di carbonio: un morto a Trieste.
Una nuova tragedia segnata dal monossido di carbonio scuote il Friuli Venezia Giulia, riportando l’attenzione su un pericolo spesso sottovalutato. Nella serata di lunedì 30 dicembre, in via Crispi, in pieno centro di Trieste, un turista austriaco ha perso la vita a causa delle esalazioni mortali, mentre altre dieci persone sono rimaste intossicate. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, sanitari e forze dell’ordine.
Cosa è successo.
La tragedia si è consumata in un appartamento al quarto piano di un edificio al civico 5, adibito a casa vacanze. Intorno alle 23, sul posto sono intervenute due ambulanze, un’automedica e diverse squadre dei pompieri, mentre gli agenti della Polizia di Stato hanno chiuso la strada per facilitare le operazioni di soccorso.
Per il turista austiaco purtroppo non c’è stato nulla da fare. La sua compagna, soccorsa in stato confusionale, è stata trasportata in ospedale in condizioni critiche. Gli altri intossicati, tra cui alcuni minorenni, sono stati trasferiti all’ospedale di Cattinara. I vigili del fuoco, utilizzando autoscala e strumenti di rilevazione, hanno ispezionato ogni appartamento dell’edificio.
Il monossido: un killer silenzioso
Questa tragedia segue di soli cinque giorni un altro episodio fatale a Forni di Sopra, dove Patrizia Pontani aveva perso la vita sempre a causa del monossido di carbonio. Il gas, incolore e inodore, si conferma un nemico insidioso, spesso legato a malfunzionamenti di caldaie o sistemi di riscaldamento.