Un friulano a Londra durante l’emergenza coronavirus
Ruben Genoni è un giovane di Gemona che ha deciso, un anno fa, di trasferirsi a Londra per lavorare presso una rinomata caffetteria locale. A suo parere la situazione in Inghilterra si è modificata lentamente e, come in Italia, la vita dei lavoratori sta cambiando radicalmente durante questo periodo.
La situazione sociale.
“La situazione ha iniziato a scaldarsi un mese fa – spiega Genoni. – Prima nessuno ne parlava, la vedevano come qualcosa che interessava solamente l’Italia. Dopo le dichiarazioni di Boris Johnson la popolazione pare aver iniziato a preoccuparsi e a dotarsi di guanti e mascherine”.
La situazione lavorativa.
La situazione lavorativa raccontata dal ragazzo friulano a Londra si è modificata lentamente: “Abbiamo iniziato a fare sempre meno incassi ogni giorno, i titolari hanno dovuto modificare più volte gli orari – spiega -, poi l’area per le sedute è stata chiusa e abbiamo continuato a lavorare solo per gli ordini take-away”.
Circa due settimane fa è stato proposto ai lavoratori della sua catena di fare una scelta: o l’auto-isolamento con un salario percepito all’80% o continuare il lavoro, percependo il 20% in più. Genoni ha scelto l’auto-isolamento. Poco dopo la situazione lavorativa è cambiata ed ora i lavoratori della caffetteria sono tutti a casa percependo l’80% dello stipendio.
“Non mi sento sicuro per quanto riguarda la situazione sanitaria del paese in cui mi trovo – commenta -, a mio parere la quarantena è iniziata troppo tardi. Ogni giorno mi informo sulla situazione in Italia e mi auguro, come tutti, di poter tornare il prima possibile alla normalità”.