L’edizione 2020 di Friuli Doc.
Friuli Doc non si ferma e, alla sua 26esima edizione (che si svolgerà a Udine, da giovedì 10 a domenica 13 settembre), punta sulla qualità. Complice il coronavirus, ma anche figlio di un progetto preciso dell’amministrazione Comunale che mette al centro gli ospiti e la loro sicurezza rispetto all’inseguimento continuo di un nuovo record di presenze. Naturalmente, Friuli Doc rimane soprattutto la festa del gusto e dello stare insieme, ma con la “testa sulle spalle”.
“Con la decisione, che rivendico con orgoglio, di organizzare anche quest’anno Friuli Doc – ha aggiunto l’assessore alle Attività produttive, turismo e grandi eventi, Maurizio Franz – abbiamo voluto dare un segnale forte della volontà della città di ripartire e dire grazie agli udinesi per il senso di responsabilità con cui hanno affrontato questi difficili mesi di pandemia. Sarà un Friuli Doc capace di rappresentare un nuovo inizio, un punto di svolta, un’occasione per ridefinire il paradigma stesso dell’evento puntando sempre più sulla qualità dei prodotti offerti e meno sui grandissimi numeri degli anni scorsi, a partire dall’obbligo di servizio e consumo al tavolo”.
Un Friuli Doc con le sue tante eccellenze da incontrare in quattro piazze della città: piazza Duomo (Sapori di Carnia), piazza Venerio (Mestieri Artigiani), piazza XX Settembre (Gusto goriziano), Largo Ospedale Vecchio (Tarvisiano, sapori di confine) e in via Aquileia (Pro Loco, esercizi e laboratori artigianali del borgo) alle quali si potrà accedere previo controllo della temperatura. Sarà inoltre possibile e assai utile utilizzare una specifica app: Eilo (scaricabile dagli store ufficiali di Apple e Google), che consentirà l’ingresso alle rispettive aree in maniera semplice e sicura, garantendo la tracciabilità e, contestualmente, la privacy di ognuno.
Controllo della temperatura e app, come funzionerà entrare al Friuli Doc
Nei luoghi della festa saranno aperti i vari stand organizzati in maniera tale da poter effettuare esclusivamente il servizio al tavolo. Una scelta di prudenza, certo, ma anche di eleganza del consumo, parte integrante della nuova formula che si intende dare alla manifestazione, considerata irrinunciabile dall’amministrazione comunale anche per non far mancare ai friulani quello che viene comunemente considerato come l’evento enogastronomico più importante della regione.
Dalla Carnia al mare, cosa gustare e dove a Friuli Doc 2020
“Anche quest’anno Udine avrà Friuli Doc – ha dichiarato il sindaco Pietro Fontanini -. Si tratta di una vera e propria vittoria per la città di Udine che ha saputo reagire alla pandemia in maniera esemplare, grazie al senso di responsabilità degli udinesi. Per questo motivo abbiamo ritenuto che organizzare davvero anche quest’anno la manifestazione non fosse utopia, ma una possibilità concreta. Non abbiamo mai smesso di crederci e oggi, nonostante tutte le difficoltà e le critiche di chi non voleva crederci, siamo a presentare ufficialmente il raggiungimento di questo traguardo”.
Come da tradizione, è stata confermata la proposta degli incontri culturali e divulgativi che avranno il loro punto di svolgimento principale sotto la Loggia del Lionello (sempre rispettando scrupolosamente le norme di prevenzione e di distanziamento sociale, con posti disponibili sino al raggiungimento della capienza massima di 45 posti). Quattro momenti di approfondimento sulle tematiche del cibo e del vino saranno proposti dall’Università degli Studi di Udine, affiancati dagli incontri organizzati da PromoTurismoFvg, da AgriFoodFvg e da Coldiretti.
L’inaugurazione è prevista per giovedì 10 settembre, alle ore 17.30, in piazza Libertà. In occasione del taglio del nastro, le Autorità presenti consegneranno cinque riconoscimenti ai rappresentanti delle categorie sanitarie (medici, infermieri, Oss, tecnici di laboratorio) e della Protezione Civile, simbolo della resistenza all’emergenza pandemica, dello spirito di servizio alle comunità locali e della gestione della sicurezza sociale, indispensabili presìdi di riferimento e operatività nelle lunghe settimane del confinamento. Al termine, un vivace concerto proposto dai ragazzi dell’Udine Jazz Ensemble del Conservatorio “J. Tomadini” di Udine.