Nuove proposte per la scuola.
La situazione critica portata dalla pandemia globale ha creato non solo problematiche economiche, ma anche sociali. Sono molte le famiglie che durante questi mesi hanno avuto molte difficoltà nel conciliare gli impegni lavorativi con quelli familiari. Molte domande restano ancora aperte, soprattutto quelle riguardanti lo svolgimento delle lezioni a settembre e la riapertura delle scuole.
Le scuole:
L’anno scolastico e le lezioni a distanza non si sono ancora conclusi, ma la Regione ha già iniziato a pensare e programmare il futuro anno scolastico, con l’obiettivo di prevenire le difficoltà affrontate negli ultimi mesi. Dalla Regione è stato stabilito un lieve aumento dei giorni scolastici per avere un margine di sicurezza riguardo possibili sospensioni delle lezioni. Dall’opposizione è arrivata una nuova proposta riguardo la ridefinizione totale degli ambienti scolastici, e non solo del calendario.
I consiglieri regionali Mariagrazia Santoro ed Enzo Marsilio facenti parti del Partito Democratico, hanno richiesto alla Giunta una ricognizione di tutte le necessità dei plessi scolastici della regione per rispondere nel migliore dei modi alla situazione post-coronavirus. Rivedere gli spazi adibiti all’apprendimento è la frase chiave del nuovo modello proposto dai consiglieri, che necessiterà un impiego di fondi statali e regionali.
I centri estivi:
In attesa della riapertura delle scuole e di una maggiore chiarezza riguardo le modalità del ritorno, arrivano buone notizie dalla Regione per quanto riguarda la riapertura in sicurezza dei centri estivi. L’assessore regionale alla Famiglia Alessia Rosolen e il vicegovernatore Riccardo Riccardi hanno annunciato che la riapertura dei centri estivi ci sarà, con nuove regole e protocolli. Le nuove Regione verteranno principalmente sulle distanze interpersonali, il ricorso a determinati dispositivi di protezione e il numero massimo di bambini presenti in una struttura. La riapertura porta in regione una ventata di aria fresca per tutte le famiglie che negli ultimi mesi hanno dovuto temporeggiare tra famiglia e lavoro.