Frane, guadi chiusi e fiumi ingrossati: il maltempo in Friuli Venezia Giulia

L’ondata di maltempo che in queste ore ha colpito il Friuli Venezia Giuli ha provocato anche alcuni disagi alla viabilità mentre l’innalzamento dei livelli idrometrici dei fiumi della regione resta sotto osservazione.

Guadi chiusi e alberi caduti.

Tra i principali problemi vi è la chiusura del guado del Ponte della Motta, che ha interrotto il collegamento tra Nimis e Savorgnano al Torre. Anche a Remanzacco, il guado del Malina è stato chiuso, bloccando un’importante arteria stradale. La viabilità è ulteriormente compromessa dalla caduta di alberi e rami in più aree: a Pontebba, nella frazione di Studena Bassa, e a Resia, lungo la strada che conduce a Uccea, dove sono stati segnalati ostacoli alla circolazione.

Frana a Pulfero, chiusa la strada.

A Pulfero, una frana ha reso impraticabile la strada che conduce alla frazione di Mersino. Al momento, l’accesso a Mersino è possibile solo attraverso una via alternativa che passa da Montemaggiore, nel Comune di Savogna. Sono in corso le operazioni per rimuovere i detriti per la strada e i sopralluoghi prima di ripristinare il collegamento principale. Sempre a Pulfero, l’innalzamento del fiume Natisone ha provocato allagamenti sulla strada.

I livelli dei fiumi.

Oltre ai problemi alla circolazione, desta preoccupazione l’aumento dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua della regione. I fiumi Natisone, a Cividale del Friuli, il Torre, a Musi e Tarcento, e il Cornappo, a Ponte Sambo e Molmentet, hanno già superato la prima soglia di allerta. Fortunatamente, i livelli sono in lieve diminuzione in queste aree, ma la situazione resta monitorata.

I livelli del Fella, a Dogna e Moggio Udinese, dell’Aupa, a Pradis, e del fiume Tagliamento, a Invillino e Ponte Armistizio, sono in aumento o stabili, mantenendo alta l’attenzione delle autorità. Particolarmente delicato è lo scenario alla diga di Salcano, che attualmente sta scaricando 1034 metri cubi d’acqua al secondo. Nonostante un leggero calo rispetto alle precedenti ore, la portata resta elevata. Si prevede, inoltre, un ulteriore incremento dei livelli del fiume Isonzo nelle aree di Gorizia e Gradisca d’Isonzo, con possibili conseguenze nelle prossime ore.