Arrivano i fondi per il coronavirus alle famiglie in Friuli

Arrivano i fondi per aiutare le famiglie in Fvg.

In Consiglio regionale Fvg sono stati inseriti fondi per aiutare le famiglie durante la fase due. L’assessore regionale alla Famiglia e all’Istruzione Alessia Rosolen ha dichiarato che questi fondi fanno ormai parte della legge anticovid-19. Un grande passo durante questo periodo di incertezza.

L’assessore Rosolen sottolinea che la Regione si è mossa in autonomia per prorogare i termini previsti per la consegna delle domande a fronte dall’emergenza covid-19 e utilizzare i fondi disponibili “per destinarli alle famiglie per abbattere i costi sostenuti per servizi alternativi o integrativi e per i gestori delle strutture, a iniziare dagli asili nido, per creare le condizioni per essere pronti a ripartire appena sarà possibile”.

Uno dei modi per aiutare le famiglie è l’abbattimento delle rette dell’asilo nido e dei servizi integativi. “Per l’abbattimento rette rivolti ai bambini dai 3 ai 36 mesi, sono stati stanziati per l’anno educativo 2019/2020 quasi 22 milioni di euro a bilancio, di cui tre milioni a carico del fondo sociale europeo, a favore di circa 5mila famiglie beneficiarie”, sostiene Rosolen.

A fronte della sospensione delle attività, viene anche confermato il contributo alle famiglie che da maggio in poi potranno ricevere un rimborso della spesa per l’acquisto di servizi socioeducativi di sostegno alla genitorialità o di babysitting nel limite massimo del beneficio mensile già concesso. Per i mesi di febbraio, marzo e aprile, viene confermato il contributo ad abbattimento della retta per l’asilo nido sostenuta. I fondi destinati direttamente ai gestori dei nidi accarezzano la soglia dei 6 milioni di euro (5 milioni e 940mila euro).

Misure analoghe sono state attuate anche per i servizi dedicati ai bambini e ai ragazzi tra i 4 e i 14 anni. “Per accompagnare le famiglie con fondi compatibili con le disposizioni ministeriali – ha spiegato l’assessore -, sono stati eliminati i riferimenti espliciti ai centri estivi e abbiamo preferito ricorrere a espressioni più generiche, ampliando la platea dei servizi socioeducativi che nei mesi estivi potranno essere avviati nel rispetto delle disposizioni ministeriali, utilizzando i 3 milioni di euro stanziati a bilancio. Infine sono stati prorogati i termini per la consegna di domande una tantum dell’incentivo natalità 2020 (da 90 a 180 giorni) in considerazione dei rallentamenti legati all’accesso ai caf per la richiesta dell’isee”.