L’inseguimento ieri in Friuli.
Inseguimento da film ieri pomeriggio tra Buja e Cividale del Friuli, passando per l’autostrada A23 fino al casello di Udine Sud. Protagonista di questa folle fuga è stata una donna di 47 anni, cittadina straniera residente a Cividale e già in carico al Centro di salute mentale, che ha messo a repentaglio la sicurezza di chiunque si trovasse lungo il suo percorso.
L’inseguimento è iniziato poco dopo le 13 a Buja, quando una pattuglia dei Carabinieri ha intimato l’alt alla conducente di un’Opel Mokka. La donna, però, invece di fermarsi, ha deciso di forzare il posto di controllo e lanciarsi in una fuga ad alta velocità. La situazione è rapidamente degenerata, con i Carabinieri di Buja e Faedis che si sono coordinati per inseguirla.
La fuga.
Durante la fuga, la 47enne ha attraversato un tratto autostradale, uscendone al casello di Udine Sud, per poi dirigersi verso Remanzacco. Qui, in un tentativo di fermarla, un militare è sceso dalla sua auto di servizio, ma la donna ha cercato di investirlo. Non contenta, ha speronato un mezzo dei Carabinieri nel disperato tentativo di sfuggire.
L’inseguimento si è complicato ulteriormente quando un’altra auto dei Carabinieri, giunta in soccorso, si è scontrata con una vettura civile sulla statale 54 nei pressi di Cividale.
Lo schianto contro il muro.
Il folle inseguimento si è concluso nel parcheggio del Commissariato di polizia a Cividale, dove la donna ha perso il controllo della sua auto, finendo contro un muro. In un estremo tentativo di fuga, ha provato a ripartire in retromarcia senza successo. La 47enne si è poi chiusa nel veicolo, ingerendo alcune pastiglie di una sostanza ancora da identificare e si è rifiutata di uscire, costringendo i Carabinieri a rompere un finestrino per estrarla. Fuori controllo, la donna ha aggredito verbalmente i militari e ha ferito lievemente uno di loro alla mano.
Arresto e conseguenze legali
Il personale sanitario è intervenuto sul posto per fornire le prime cure alla 47enne, che è stata sottoposta agli arresti domiciliari presso il Centro di salute mentale di Cividale, dove ora è piantonata dai Carabinieri. Per la giornata di oggi è prevista l’udienza di convalida dell’arresto.