Un’altra truffa in Friuli.
Nella mattinata di ieri martedì 13 giugno, a seguito di segnalazione pervenuta alla Sala Operativa della Questura di Pordenone, una pattuglia dell’ Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico “Squadra Volante” è stata inviata presso un abitazione di Cordenons, dove era stata perpetrata una truffa.
Sul posto gli agenti hanno appreso che marito e moglie erano state vittime di una truffa perpetrata da due persone, che si erano spacciate per un tecnico di una società idrica vestito con una giacca di colore arancione e indossante un caschetto e per un operatore della polizia locale vestito con la relativa divisa.
I “truffatori” si sono introdotti all’interno dell’abitazione con il pretesto di un presunto guasto tecnico relativo alle forniture idriche e del gas interessante le abitazioni del quartiere. Al fine di verificare il presunto guasto i due coniugi sono stati convinti a mettere in sicurezza eventuali beni preziosi per salvarli da un eventuale incendio provocato da una fuga di gas. Effettivamente la coppia ha avvertito un forte odore di gas con bruciore agli occhi, che verosimilmente era stato provocato dall’emissione di una sostanza urticante ad operata dei due “truffatori”.
I beni preziosi, vari anelli, braccialetti e collane in oro per una valore al momento non quantificabile e la somma in contanti di 950 euro sono collocati dai due coniugi sopra un tavolo all’esterno dell’abitazione, mentre i due truffatori approfittando della circostanza si sono appropriati dei beni preziosi e del denaro dileguandosi. La Polizia di Stato invita i cittadini a segnalare immediatamente la presenza di persone sospette al numero di emergenza 112 (Numero Unico Emergenza).
I consigli della polizia contro le truffe.
- Non aprite la porta di casa a sconosciuti anche se vestono un’uniforme o dichiarano di essere dipendenti di aziende di pubblica utilità.
- Verificate sempre con una telefonata da quale servizio sono stati mandati gli operai che bussano alla vostra porta e per quali motivi. Se non ricevete rassicurazioni non aprite per nessun motivo.
- Ricordate che nessun ente manda personale a casa per il pagamento delle bollette, per rimborsi o per sostituire banconote false date erroneamente.
- Non fermatevi mai per strada per dare ascolto a chi vi offre facili guadagni o a chi vi chiede di poter controllare i vostri soldi o il vostro libretto della pensione anche se chi vi ferma e vi vuole parlare è una persona distinta e dai modi affabili.
- Quando fate operazioni di prelievo o versamento in banca o in un ufficio postale, possibilmente fatevi accompagnare, soprattutto nei giorni in cui vengono pagate le pensioni o in quelli di scadenze generalizzate.
- Se avete il dubbio di essere osservati fermatevi all’interno della banca o dell’ufficio postale e parlatene con gli impiegati o con chi effettua il servizio di vigilanza. Se questo dubbio vi assale per strada entrate in un negozio o cercate un poliziotto, ovvero una compagnia sicura.
- Durante il tragitto di andata e ritorno dalla banca o dall’ufficio postale, con i soldi in tasca, non fermatevi con sconosciuti e non fatevi distrarre.
- Ricordatevi che nessun cassiere di banca o di ufficio postale vi insegue