La condanna all’assistente sanitaria Emanuela Petrillo.
Il suo caso ha fatto discutere per anni. E oggi, per lei è arrivata la condanna a un maxi risarcimento. La vicenda che vede protagonista l’assistente sanitaria Emanuela Petrillo si arricchisce di un nuovo capitolo.
La Corte dei conti l’ha condannata a risarcire con 550mila euro l’Azienda sanitaria Friuli Centrale (Asufc) per il caso delle vaccinazioni “fasulle” ai bambini tra il 2009 e il 2015. Le mancate inoculazioni sono riferite ai presidi sanitari di Codroipo, dove Petrillo prestava servizio, Udine e San Daniele. Era stata l’Azienda sanitaria numero 3 a sollevare il caso e gli accertamenti dei carabinieri Nas di Udine avevano appurato che un elevato numero di bimbi “trattati” dall’assistente sanitaria non aveva sviluppato risposte immunitarie.
Oggi, come detto, la decisione della Corte dei conti (presidente Paolo Simeon, giudice Giuseppina Cernigliaro, relatore Paolo Gargiulo) ha inflitto una pesante condanna a Petrillo, accusata di peculato, falso e omissione di atti d’ufficio.