Stabilita la data dei funerali per i due giovani finanzieri morti in cordata.
Lutto cittadino e funerali istituzionali per dare l’ultimo saluto a Lorenzo Paroni e Giulio Alberto Pacchione, i due giovani finanzieri, di 28 e 30 anni, che hanno perso la vita il 16 agosto scorso mentre stavano scalando una via di notevole difficoltà sul Monte Mangart, nelle Alpi Giulie occidentali al confine tra Italia e Slovenia. Entrambi erano membri della stazione di Cave del Predil del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico.
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La Procura di Udine, dopo aver aperto un’indagine per chiarire le circostanze della loro morte, ha rilasciato l’autorizzazione per la sepoltura dei due militari. I funerali ufficiali si terranno lunedì pomeriggio, 21 agosto, presso la chiesa di Tarvisio. Tra i partecipanti all’ultimo omaggio ci saranno il presidente della giunta regionale Massimiliano Fedriga e il generale di corpo d’armata della Guardia di Finanza, Andrea De Gennaro.
Mercoledì alle 14.30, si terrà una cerimonia funebre presso la parrocchia di Grizzo di Montereale in onore di Lorenzo Paroni, originario di Spilimbergo e residente nella Valcellina.
Il cordoglio dei vigili del fuoco.
Intanto anche il Conapo, il sindacato dei vigili del fuoco, attraverso Il segretario regionale Damjan Nacini e assieme alle segreterie provinciali Fvg, esprime il proprio cordoglio e la vicinanza alle famiglie dei due giovani tragicamente scomparsi:
“Apprendiamo con sgomento dell’immane tragedia che ha colpito nella giornata del 16 agosto i due Finanzieri Lorenzo Paroni e Giulio Alberto Pacchione, le loro famiglie e l’intero corpo della Guardia di Finanza .
In molteplici occasioni abbiamo potuto apprezzare la grande professionalità, senso del dovere e soprattutto passione che spingeva Lorenzo e Giulio; una passione che andava ben oltre la semplice attività lavorativa, che motivava anche gli altri soccorritori nei momenti, a volte di sconforto, che possono intervenire nelle lunghe ricerche infruttuose o in particolari scenari emergenziali, la loro esperienza come validissimi alpinisti li avevano portati a essere un punto di riferimento nonostante la giovane età, sia nel mondo regionale della montagna, che in quello lavorativo di soccorritori del SAGDF“.