La truffa a Udine.
La chiamano a casa dicendo che il figlio aveva provocato un incidente. E lei, spaventata, finisce per consegnare del denaro ai malviventi. Nel pomeriggio di ieri, una Volante della Questura di Udine è intervenuta in una via del centro, dove una donna aveva subito una truffa.
Gli agenti hanno potuto acclarare che l’anziana signora, circa un’ora prima, aveva ricevuto una telefonata sul numero di rete fissa da parte di un uomo, che la informava che il figlio aveva causato un gravissimo incidente e che al momento si trovava in una caserma dei carabinieri e rischiava di essere arrestato: la signora avrebbe potuto aiutarlo, evitandogli l’arresto, solo consegnando tutto il denaro contante ed i gioielli in suo possesso ad una donna, che si sarebbe presentata di lì a poco alla sua porta, e che avrebbe poi provveduto a soccorrere il figlio.
La donna ha tentato invano di contattare il figlio, convincendosi così che quanto raccontatole fosse vero. Raccolto il denaro che aveva in casa, circa 5.000 euro, ed alcuni gioielli, tra cui tre orologi di valore e diverse collane, l’ha poi consegnati ad una donna, evidentemente complice dell’uomo al telefono, presentatasi come impiegata di uno studio notarile, che poi si è rapidamente allontanata.
Solo un’ora dopo, all’arrivo del figlio, la signora ha capito di esser stata raggirata ed ha chiamato la Polizia. Sono in corso da parte degli agenti delle Volanti e della Squadra Mobile della Questura le attività di indagine finalizzate ad individuare i responsabili della truffa.
Nell’occasione la Polizia di Stato raccomanda a tutti i cittadini, in particolare agli anziani che vivono da soli, di seguire pochi ma utilissimi consigli. Il primo è di non aprire agli sconosciuti e non farli entrare in casa, anche se vestono uniformi o dichiarano di essere dipendenti di aziende di pubblica utilità. In caso di dubbio non esitate a contattare il Numero Unico Emergenza 112 e chiedere ausilio.
Poi, non bisogna date soldi a sconosciuti che si qualifichino come agenti, funzionari di Enti pubblici o privati, avvocati. Nessun Ente, e tantomeno le forze di Polizia, manda personale a casa per il pagamento di bollette o multe, per effettuare rimborsi o sostituire banconote false. Utile anche tenere accanto al telefono un’agenda con i numeri dei servizi di pubblica utilità, da avere così a portata di mano in caso di necessità o controlli. E comunque non chiamare mai, in caso di sospetti, numeri forniti dall’estraneo alla porta o al telefono per avere rassicurazioni: dall’altra parte del telefono ci sarà sempre un complice del malintenzionato.
Se vi chiamano al telefono dicendo che un vostro parente ha bisogno di soldi per non essere arrestato interrompete la comunicazione, è una truffa. E se volete chiamare il parente che sarebbe in difficoltà fatelo con altro apparecchio telefonico o cellulare, diverso da quello sul quale avete ricevuto la telefonata sospetta, perché i truffatori riescono a “tenere occupata” la line telefonica, non consentendovi di trovare la linea o permettendovi solo di parlare con un altro loro complice.
Un ultimo consiglio, anche per i più giovani ed i vicini, è di non lasciare sole le persone anziane, di interessarsi alla loro quotidianità, ricordando loro di chiamare per qualsiasi dubbio o necessità, o se ricevono visite di estranei. Non bisogna esitare a chiamare la Polizia di Stato per segnalare ogni circostanza anomala o sospetta che coinvolga un anziano vicino di casa.