La protesta del comitato pendolari dell’Alto Friuli.
Il comitato pendolari dell’ alto Friuli, a fronte dell’ennesimo malfunzionamento delle macchinette self-service poste all’interno della stazione di Gemona, ha dichiarato di voler chiedere una deroga nei riguardi dell’acquisto a bordo.
Le macchinette, infatti, avevano una funzione puramente informativa e non permettevano l’acquisto, costringendo i fruitori ad incorrere in una sovrattassa di 5 euro, per l’acquisto a bordo. .
Inevitabile la protesta, da cui la decisione di indirizzare una lettera a Graziano Pizzimenti assessore regionale alle infrastrutture, oltre alla Direzione regionale centrale infrastrutture e alla Direzione di Trenitalia, nella missiva, oltre ad aver segnalato le difficoltà dei pentolari, è stata proposta la possibilità di acquistare il biglietto a bordo senza la sovrattassa di 5 euro sul tratto Tarvisio-Udine. Richiesta giustificata dal fatto che l’unica possibilità per gli utenti, su quella tratta, è l’acquisto alle macchinette self-service, che, se guaste, potrebbero causare incomprensioni a bordo del treno. Il personale, infatti, interpreta il regolamento attuale e viene lasciata al capo treno la possibilità di applicare o meno la sovrattassa, considerando che il personale di Trenitalia a bordo non può verificare immediatamente l’effettivo malfunzionamento.
“Ora l’acquisto dei biglietti può essere comodamente effettuato con un click – spiega il presidente del comitato Giorgio Picco. – Questo non è permesso sulla tratta in questione e una deroga permetterebbe di evitare eventuali incomprensioni tra utenti, personale ferroviario e Regione”.
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