Sequestrate oltre 15.000 bustine di tè monouso contenenti sibutramina.
I funzionari della Sezione Antifrode dell’Ufficio delle Dogane di Trieste unitamente ai finanzieri del 2º Gruppo della Guardia di Finanza di Trieste hanno rinvenuto e sequestrato nelle scorse settimane oltre 15.000 bustine di tè monouso contenenti sibutramina, un farmaco anoressizzante impiegato per il trattamento dell’obesità e del sovrappeso. Il carico era giunto nel porto giuliano a bordo di un tir proveniente dalla Turchia.
Precedenti attività investigative, condotte dagli stessi militari e dai funzionari ADM, avevano dimostrato come all’interno di prodotti edibili erano state nascoste sostanze farmaceutiche in maniera tanto subdola quanto potenzialmente dannosa. Le analisi di laboratorio, a cui è stato sottoposto il tè, hanno confermato l’illecita e pericolosa pratica con l’individuazione, appunto, della sibutramina.
Farmaco vietato nel 2010 dall’Aifa.
Già nel 2010, l’Aifa, aveva disposto il divieto di vendita e di utilizzo di tutti i medicinali a base proprio di sibutramina avallando una valutazione dell’Ema che, a seguito della revisione dei dati di sicurezza, aveva rivelato l’esistenza di un rischio cardiovascolare correlato al suo impiego. Il tempestivo interessamento del Ministero della Salute ha permesso l’emissione di un’allerta a livello europeo con la quale si è inteso mettere in guardia l’ignaro consumatore circa i rischi gravi connessi con l’eventuale utilizzo.