Il sequestro della Guardia di finanza.
In relazione all’emergenza sanitaria in corso, negli scorsi giorni la Guardia di finanza di Gorizia, nell’ambito dei propri compiti istituzionali, ha eseguito varie ispezioni agli esercizi di vendita di prodotti sanitari e tecnici della provincia, con l’obiettivo di contrastare l’aumento ingiustificato dei prezzi dei dispositivi di protezione individuale, dei prodotti igienizzanti ovvero dei beni di prima necessità.
In tale ottica, le Fiamme fialle hanno orientato la propria attività alla prevenzione e repressione di ogni forma di illegalità connessa a manovre speculative su merci e beni di prima necessità, a fenomeni di concorrenza sleale, di vendita di beni in frode commerciale ovvero cessione di oggetti non idonei sotto il profilo sanitario all’uso dichiarato.
Ferme restando le difficoltà oggettive nell’approvvigionamento dei prodotti sanitari e tecnici di prevenzione, sono stati ispezionati 15 esercizi nella provincia, in 14 dei quali non sono emerse irregolarità mentre in uno, un magazzino del monfalconese, sono stati rinvenuti e sequestrati centinaia di flaconi da 800 ml di prodotto definito igienizzante e disinfettante privo della certificazione di qualità di “Presidio medico-chirurgico”, quindi non registrato presso il Ministero della Salute.
Nello stesso ambito, ma con diverso “innesco operativo”, i finanzieri di Gorizia, aiutati dai colleghi di Barletta, hanno eseguito perquisizioni delegate e d’iniziativa nel settore delle frodi commerciali per violazioni di cui all’articolo 515 del Codice Penale, avendo rilevato che attraverso una chat privata, riconducibile ad un soggetto residente in provincia di Gorizia, veniva proposto l’acquisto di flaconi di un non meglio specificato prodotto dalle asserite proprietà igienizzanti, disinfettanti e antisettiche, chiamato “Virustop”, riportante il logo del tutto simile ad un prodotto nazionale di largo consumo.
Il prodotto in questione, commercializzato da una società di Barletta, non è compreso tra i prodotti certificati e depositati presso il Ministero della Salute quale “Presidio medico-chirurgico”, perciò privo dei requisiti di legge ed in assenza di garanzie sulle qualità descritte nella confezione.
L’attività congiunta dei Finanzieri friulani e pugliesi, ha consentito di sequestrare oltre 1.600 flaconi di prodotto “Virustop”, corrispondenti a circa 250 chili di prodotto per un valore stimato di circa 20mila euro, nonché di accertare la vendita in frode di ulteriori 40mila flaconi, corrispondenti a circa 6mila chili di prodotto per un valore stimato di circa 480mila euro. Il presunto igienizzante veniva commercializzato in flaconi da 100 ml al prezzo di 14 euro a confezione, prezzo notevolmente superiore al prezzo medio di mercato di prodotti simili.
L’azione di contrasto alla contraffazione della Guardia di finanza, nel particolare momento contingente dell’emergenza epidemiologica ed eseguita anche attraverso il monitoraggio del web, è finalizzata alla salvaguardia della salute pubblica e a tutela dei cittadini che, acquistando in buonafede merce contraffatta o non conforme, possono nel migliore dei casi non ottenere i benefici ricercati per la loro salute e quella delle loro famiglie.