Falsi attestati sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.
I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Trieste con la collaborazione dei militari del Comando Provinciale hanno accertato che un Ente formativo della provincia rilasciava attestati di formazione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro falsi o non conformi a quanto previsto dalla normativa, nell’ambito di un’attività d’indagine coordinata dal sostituto procuratore Cristina Bacer della Procura di Trieste.
Le indagini, conseguenti ad un controllo N.I.L. presso un cantiere edile, hanno consentito, una volta acquisiti elementi indiziari, la denuncia all’Autorità Giudiziaria sia del titolare dell’Ente formatore che del datore di lavoro dell’operaio in possesso di falsa attestazione.
Nel corso delle attività, si è riusciti a ricostruire, attraverso decine di testimonianze, perquisizioni e sequestri di centinaia di registri ed attestati di formazione, la non conformità di alcuni corsi ed il rilascio di almeno 15 certificati formativi sulla sicurezza non legali.
In alcuni casi, i corsi non venivano svolti dal lavoratore ma semplicemente inserita la loro presenza nei registri nei quali si attestava falsamente il superamento del corso, in altri invece, le modalità dello svolgimento erano difformi per durata, inoltre era assente un interprete nel caso fossero presenti lavoratori stranieri.
Lavoratori dunque che hanno operato ignari delle procedure che permettono di svolgere l’attività lavorativa in relativa sicurezza per sé e per gli altri. Di fatto, bastava versare al professionista compiacente la cifra prevista dal tariffario proposto e si otteneva, in brevissimo tempo, un attestato apparentemente conforme che permetteva in caso di ispezione di evitare sanzioni, mettendo in questo modo a repentaglio l’incolumità dei lavoratori da infortuni.