I consigli di Federconsumatori per chi avesse acquistato merci da Mercatone Uno.
È notizia di pochi giorni fa il fallimento della Shernon Holding, la società che gestiva i punti vendita di Mercatone Uno, che, oltre a provocare la perdita del lavoro di migliaia di dipendenti, causerà anche gravi disagi e danni economici ai clienti che fino alle ultime ore d’apertura di venerdì scorso. Molti di essi hanno acquistato beni, come cucine, salotti e camere da letto , ricorrendo in alcuni casi ad un finanziamento e non li hanno ricevuti (e probabilmente non li riceveranno).
Con l’apertura del rito fallimentare il quadro che si presenta non è roseo; i consumatori sono creditori chirografari e quindi saranno soddisfatti, ove dovessero residuare risorse, solo dopo il soddisfacimento di quelli privilegiati; il termine per l’ammissione al passivo è fissato al 20 settembre 2019 ed il 22 ottobre 2019 ci sarà l’esame dello stato passivo da parte del Giudice.
Chi avesse fatto un acquisto versando un acconto/caparra e non avesse ancora ricevuto la merce può richiedere di inserirsi nel passivo fallimentare presentando domanda. Non è escluso che l’eventuale nuova proprietà che dovesse “subentrare” decida, per scelta commerciale, di rimborsare i precedenti acquirenti, pur non essendo obbligata a farlo.
Situazione differente per chi avesse stipulato un contratto di finanziamento per il pagamento di beni mobili acquistati presso un punto vendita del Mercatone Uno e il venditore non glieli avesse ancora consegnati: in caso di inadempimento del venditore, il consumatore ha la facoltà di chiedere la risoluzione del contratto di vendita e di far valere il collegamento negoziale tra i due contratti per ottenere la risoluzione anche del contratto di finanziamento sospendendo i pagamenti restanti e ottenendo la restituzione dei ratei già corrisposti.
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