Quattro lunedì per un’apertura graduale.
L’Italia e il Friuli Venezia Giulia si prepara alla Fase 2 con un piano di riaperture per scaglioni spalmato sui prossimi 4 lunedì. E’ quello che sta emergendo negli ultimi giorni in attesa della comunicazione ufficiale del governo. L’attenzione sarà comunque massima per scongiurare nuovi focolai e aumenti dell’indice di contagio. Nella fase di riapertura tutte le attività e i negozi dovranno a garantire la sicurezza con misure anti contagio, disposizioni di protezione individuale, sanificazione e rispetto della distanza interpersonale.
Si parte lunedì 27 aprile con la riapertura delle aziende considerate a basso rischio, come le fabbriche industriali per agricoltura e silvicoltura.
Il lunedì successivo, il 4 maggio, è una data molto attesa per l’allentamento delle misure sugli spostamenti dei cittadini. Da quel giorno infatti ci si potrà spostare anche al di fuori del proprio comune con obbligo di guanti e mascherine e delle famose regole di distanziamento sociale, ma non si potrà uscire al di fuori della regione. Prevista anche la possibilità di fare sport all’aperto mantenendo la distanza e apertura di giardini e parchi pubblici. Inoltre riapriranno i cantieri e le industrie tessili e della moda.
In questa fase attenzione massima ai trasporti pubblici con i mezzi che viaggeranno alla metà della capienza con percorsi di salita e discesa. Introdotte misure di sicurezza anche sugli aerei.
Per il 18 maggio invece ripresa per i negozi di vendita al dettaglio, calzature e abbigliamento. Per scongiurare il rischio di assembramenti non dovrebbero invece aprire i centri commerciali che non vendono alimenti. Incertezze anche per parrucchieri e centri estetici che potrebbero anche aprire la settimana successiva. Sicuramente dovranno rispettare protocolli più severi, come sanificazione dei locali e degli strumenti più volte al giorno e il ricevimento dei clienti su appuntamento.
Gli ultimi della lista a riaprire il 18 maggio saranno i bar e ristoranti, con misure severe per i locali. Prevista la distanza di almeno 2 metri tra un tavolo e l’altro con i camerieri che indosseranno guanti e mascherine.
A seconda dell’andamento della curva epidemiologica potrebbe anche esserci un nuovo allentamento delle misure sugli spostamento, consentendo ai cittadini di uscire al di fuori della propria regione.