L’ex tesoriere Dc latitante tradito da un amico di Udine.
Deve scontare quasi 13 anni di prigione. E ora, la latitanza di Angiolino Zandomeneghi, ex tesoriere della Democrazia cristiana e immobiliarista di Colognola ai Colli, in provincia di Verona, è finita.
L’uomo, 63 anni, è stato scovato in Slovenia, dove aveva ripiegato per sfuggire alla giustizia. A incastrarlo sono state, in particolare, le intercettazioni telefoniche su persone a lui vicine, con le indagini che si sono concentrate in particolare su un uomo di Udine che, di frequente, si recava in terra slovena a trovare il ricercato. A “tradirlo”, insomma, è stato un amico.
Zandomeneghi deve scontare una pena di 12 anni, 11 mesi e 29 giorni inflitta dal tribunale di Verona e dalle Corti d’Appello di Venezia e Roma per i reati di truffa, associazione per delinquere e svariate violazioni della legge su fallimento. Nei giorni scorsi, è stato portato all’ufficio di Polizia di Fernetti, dove ad aspettarlo c’erano gli agenti della Squadra mobile di Verona che gli hanno notificato l’ordine di carcerazione. Ai poliziotti sloveni che lo avevano fermato in precedenza nel centro di Capodistria, si era presentato come “Mario”, dicendo di non avere con sé i documenti. L’analisi delle impronte digitali, però, lo ha inchiodato.
Il latitante, tra le varie condanne, deve scontarne una di 5 anni per bancarotta fraudolenta, legata alla vicenda del fallimento della Immobiliare Europa Srl. Tramite questa società, secondo l’accusa, Zandomeneghi avrebbe acquistato per 1 milione e 800 mila euro il patrimonio dell’ex Democrazia Cristiana, formato da 120 immobili. In prossimità del fallimento dell’Srl, il patrimonio immobiliare sarebbe stato sottratto dall’uomo tramite la vendita ad altra impresa. Non sarebbe stato, però, l’unico episodio. Adesso, però, la sua latitanza è finita.