L’ex governatore si è espresso contro la riforma.
Fa ancora discutere il voto di ieri che ha approvato definitivamente la riforma costituzionale che prevede il taglio dei parlamentari. Soprattutto nella nostra regione, poiché – secondo le stime – ci sarà un perdita di 8 rappresentati tra Camera e Senato alle prossime elezioni.
Tra chi ha votato contro il disegno di legge, c’è anche l’ex governatore Renzo Tondo, leader di Autonomia responsabile ma presente nel gruppo Misto. Nonostante il gruppo guidato da Giorgia Meloni abbia votato a favore, lui si è detto contrario e ha spiegato la sua decisione come “maturata sui banchi dell’aula”.
“Prima – ha scritto in una nota – ho pensato al mio Friuli Venezia Giulia che con tale riforma perdere di rappresentatività politica. Poi ho riflettuto sull’infinita demagogia dei cinquestelle. La democrazia e la rappresentatività non possono essere considerate un costo. Il buon senso non può mettersi da parte, per lasciar spazio al senso comune”.
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