Recuperati a tarda sera dal Soccorso alpino i due escursionisti veronesi che si erano persi sulle Prealpi al confine sloveno.
Si è concluso poco prima delle 22 con il rientro a valle delle squadre dei soccorritori e dei due escursionisti incolumi, un uomo e una donna del 1987, originari di Verona, l’intervento di soccorso sulla catena prealpina di confine con la Slovenia dove, provenendo dal Monte Maggiore, gli escursionisti avevano perso l’orientamento. I due giovani, che erano partiti al mattino da Montemaggiore, hanno raccontato di aver proseguito troppo a lungo sulla linea di cresta dopo aver toccato la cima del monte per poi scendere sul versante sbagliato, lontani da qualunque sentiero segnato.
Intorno alle 16 hanno chiamato, giustamente, il Nue112. La Sores ha attivato la stazione di Udine del Soccorso Alpino e la Guardia di Finanza dopo aver rilevato le coordinate con la loro posizione a quota 1000 metri circa.
I soccorritori hanno raccomandato ai ragazzi di non muoversi dal punto individuato e di non impegnare il telefono per non scaricare la batteria – disponevano di un solo apparecchio perché uno dei due ha perso il proprio cellulare – e per poter far loro ricevere con una certa scadenza messaggi sul progressivo avvicinamento in atto. I soccorritori han potuto fruire di una pista forestale, raccomandata dal sindaco, e raggiungere quota 800 metri con il fuoristrada; dalla fine della pista si sono mossi a piedi con le torce frontali individuando e percorrendo anche qualche vecchia traccia nera.
Grazie al sistema di tracciamento in tempo reale rilevato dalla centrale mobile del Soccorso Alpino al campo base, per il rientro assieme agli escursionisti i soccorritori han potuto essere guidati in diretta proprio dalla centrale mobile che a distanza poteva leggere i movimenti sulla mappa scegliendo una ulteriore traccia nera di rientro. Missione compiuta: i due escursionisti sono rientrati poco prima delle 22.