La polizia di Udine ha scovato e arrestato due latitanti che erano scappati all’estero dopo aver commesso reati in Friuli.
Le ricerche della polizia di Udine, con il coordinamento della locale Procura e della direzione centrale della polizia criminale, hanno permesso di rintracciare due latitanti che dovevano scontare delle pene detentive in Italia e che si erano resi irreperibili.
Il primo arrestato è un cittadino kosovaro di 40 anni, che deve scontare la pena di 2 anni e 2 mesi per il furto di una cassaforte dalla sede di un’attività imprenditoriale a Pavia di Udine nel settembre 2011. L’uomo, con dei complici rimasti ignoti, forzando una porta di accesso all’immobile, vi faceva accesso e con un muletto si impadroniva di una cassaforte, che forzava e da cui prelevava 800 euro.
Successivamente, si impadroniva di due mezzi di una ditta adiacente alla prima, dandosi alla fuga. L’attività investigativa permetteva di acclarare che i mezzi lasciavano l’Italia. Grazie alla comparazione delle impronte digitali del condannato, rinvenute in sede di sopralluogo, si aveva contezza della sua identità. Da allora l’uomo è risultato irreperibile in Italia, dove verosimilmente non aveva più fatto ritorno. Le indagini permettevano di accertare che l’uomo si spostava in varie nazioni dell’area balcanica. La Procura di Udine ha disposto il mandato di arresto europeo, e quanto appurato veniva trasmesso all’Interpol, attività che permetteva l’arresto in Croazia da parte di quella polizia del ricercato il 9 aprile scorso. Sono in corso le procedure estradizionali.
Il secondo arresto.
Il secondo arrestato è un 24 enne cittadino marocchino, residente con la famiglia di origine in un Comune della bassa Friulana, che deve scontare la pena di 5 anni e 4 mesi di reclusione, inflittagli dal Tribunale di Udine. Il giovane è stato rintracciato in Francia dalla polizia francese in seguito agli elementi assunti della Squadra Mobile di Udine, che permettevano di ritenere plausibile che lo straniero si trovasse nella città di Clermont Ferrand.
Quanto emerso veniva partecipato a quelle Autorità attraverso l’Interpol, e portava il 16 aprile scorso all’arresto da parte della polizia francese del ragazzo, nei cui confronti era stato emesso un mandato di arresto europeo della locale Procura. Il condannato, il 14 ottobre 2019 a Udine, si rendeva responsabile di una rapina in danno di un italiano, afferrandolo al collo con una mano, costringendolo a consegnargli il telefono cellulare e successivamente, sferrandogli un pugno al viso, a farsi consegnare il denaro che aveva. A seguito degli eventi, il derubato doveva recarsi in ospedale per le cure del caso, con prognosi iniziale di 7 giorni. Dopo la sentenza di condanna, il cittadino marocchino si rendeva irreperibile, allontanandosi dalla sua dimora. Sono in corso le procedure estradizionali.