L’esposto è stato presentato dal coordinamento dei comitati gemonesi.
Le spese per i servizi d’elisoccorso sono commisurate alla maggiore sicurezza che garantiscono ai cittadini, inoltre la possibilità di fornire assistenza rapida attraverso il ricorso agli elicotteri è inserita nel piano dell’emergenza-urgenza del Friuli Venezia Giulia che è stato redatto da esperti del settore in base a precise valutazioni costi/benefici.
Lo evidenzia la Regione in relazione alla notizia della presentazione di un esposto alla Corte dei Conti da parte del coordinamento dei comitati gemonesi a difesa dell’Ospedale San Michele contro l’elisoccorso notturno e la gestione del piano sanitario dell’Alto Friuli. La Regione rimarca che le procedure operative sulla base delle quali opera l’elisoccorso sono state elaborate ricalcando modelli applicati con successo in altre zone d’Italia, tra le quali l’Emilia Romagna e la Provincia di Trento.
Inoltre, l’attivazione dell’elisoccorso notturno in Friuli Venezia Giulia ha già consentito di garantire il trasporto rapido di pazienti in situazioni critiche negli ospedali più idonei e, tra questi, anche i casi di alcuni bambini che, necessitando di interventi d’urgenza, sono stati trasportati all’Irccs Burlo Garofolo di Trieste.
In merito alla chiusura del pronto soccorso di Gemona del Friuli, infine, la Regione evidenzia che per garantire la massima sicurezza ai pazienti nelle situazioni critiche i pronto soccorso devono essere inseriti in strutture ospedaliere complesse in grado di fornire consulenze e servizi specialistici.
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