Due eventi su tre saltano per le difficoltà a riorganizzarli.
La pandemia da Covid-19 ha messo i bastoni tra le ruote anche agli eventi in Friuli. Sono state emanate le linee guida per le sagre, ma non tutti si potranno adeguare. E così, giocoforza, sarà un’estate priva di molti degli eventi “classici”.
L’emergenza coronavirus, infatti, comporterà annullamenti o perlomeno modifiche sostanziali al programma per almeno due terzi delle manifestazioni organizzate dalle Pro Loco in Friuli Venezia Giulia. È il risultato del questionario che il Comitato regionale dell’Unione nazionale tra le Pro Loco d’Italia ha sottoposto alle sue aderenti. “Durante il lockdown – ha spiegato il presidente regionale Valter Pezzarini – diverse realtà non hanno potuto organizzare le proprie sagre e altri eventi per i quali magari avevano già avviato la fase organizzativa, sostenendo dei costi. Per le associazioni che invece avevano in programma appuntamenti estivi pesa l’incertezza sulle nuove regole di sicurezza sanitaria, sulle quali vogliamo informarle tramite i nostri consulenti. Ma allo stesso tempo il nostro mondo guarda al futuro con ottimismo, studiando nuovi format per gli eventi e dando una mano concreta alle proprie comunità, visto che durante la fase acuta dell’emergenza le Pro Loco hanno donato oltre 25 mila euro e l’impegno dei propri volontari a sostegno della Protezione civile e dei Comuni, rispondendo all’appello che come Comitato avevamo lanciato loro”.
Al questionario hanno risposto una novantina tra Pro Loco e Consorzi di Pro Loco, un campione rappresentativo di gran parte del territorio regionale e con diverse dimensioni in esso, dalle Pro Loco più piccole di borghi dell’area montana ad altre più grandi specialmente della zona collinare e della pianura. Le difficoltà maggiori sono state evidenziate riguardo l’annullamento o posticipo di eventi e sagre in programma quest’anno, condizione che interessa, come detto, oltre due terzi del campione. Circa un terzo (31) ha espresso difficoltà anche nella gestione ordinaria della vita associativa, in particolar modo sulle assemblee soci (il 78,4% non si sono ancora potute svolgere), presentazione bilanci, gestione uffici d’informazione turistica Iat e del Servizio civile (le cui attività formative, per i giovani interessati, sono state garantite online dal Comitato).
Interrogate riguardo al futuro, sempre quasi due Pro Loco su tre hanno espresso una preoccupazione generale sulla impossibilità a svolgere eventi a causa di norme di sicurezza difficili da osservare e costose. Però 18 di esse hanno invece sostenuto di non avere preoccupazioni, puntando a guardare in positivo visto che le Pro Loco possono ripartire con il sostegno delle proprie comunità nel 2021. Per quanto riguarda il passato, ben l’84,1% ha già annullato uno o più eventi.
Ciononostante, le Pro Loco anche durante il lockdown non sono rimaste con le mani in mano: 25 tra quelle che hanno risposto hanno effettuato donazioni per sostenere la Protezione civile e ospedali, per una cifra di oltre 25 mila euro. Il 31,8% sono inoltre state coinvolte in azioni di volontariato: produzione e distribuzione mascherine, aiuto alla Protezione civile, raccolte fondi, prestito attrezzature, promozione di iniziative solidali locali sui propri canali, pulizie di aree comunali, distribuzione di generi alimentari e trasmissione delle Sante Messe sui propri canali social. Per le Pro Loco con personale dipendente, il 31,6% ha attivato la cassa integrazione e il 40% ha avviato lo smart working da casa. Diverse realtà hanno anche approfittato di questo periodo di pausa per partecipare a corsi formativi online.
“Da ultimo – ha aggiunto Pezzarini – abbiamo chiesto se avevano suggerimenti da fornirci e in molte hanno chiesto di fornire chiarimenti sulle responsabilità per gli organizzatori di eventi e di perorare la causa delle Pro Loco e in generale del Terzo Settore presso le istituzioni. In tal senso abbiamo già avviato dei seminari online con i consulenti del Comitato che illustreranno le nuove norme sulla sicurezza sanitaria da rispettare, ai quali le Pro Loco potranno iscriversi gratuitamente: dei webinar a numero chiuso che puntano a chiarire tutti gli eventuali dubbi e a ricordare come sia fondamentale rispettare le direttive, anche per non incorrere in conseguenze legali”.
I webinar, cominciati oggi, sono programmati anche nelle giornate di giovedì 25 e sabato 27 giugno e vedrà come relatori i tecnici Luigi Folin ed Enrico Zamparutti, consulenti dello Sportello Sos Eventi Fvg con decennale esperienza negli aspetti legati alla sicurezza delle manifestazioni pubbliche e l’avvocato Elisabetta Basso, legale e Consigliere del Comitato regionale Pro Loco.
Dopo questi incontri sarà più chiaro quali Pro Loco intendono proseguire nell’organizzazione dei loro eventi con le nuove disposizioni, anche ideando nuovi format e quali invece preferiranno rimandare l’edizione al 2021. Tra quest’ultime alcune hanno comunque dato appuntamento ai propri affezionati sui social network, dove hanno realizzato delle speciali edizioni virtuali con brindisi a distanza o viaggi tra i ricordi delle foto d’epoca. “Anche noi come Comitato – ha concluso Pezzarini – abbiamo voluto realizzare online un’edizione di Sapori Pro Loco, la nostra festa di maggio col meglio dell’enogastronomia regionale, dando spazio alle fotografie delle edizioni passate, totalizzando un pubblico di oltre 100 mila persone raggiunte sulla nostra pagina Facebook, segno del grande affetto che c’è per la nostra manifestazione”.