Denso fumo visibile a distanza anche nell’Isontino e nella Bassa friulana
Un vasto incendio boschivo è in corso da questa mattina, intorno alle 10, sul Carso sloveno, tra le località di monte Trstelj e Komeno verso Gorjansko. Le fiamme (foto di Gasilska Sveva Slovenije) sono lontane dal territorio italiano, ma la densa colonna di fumo è visibile a chilometri di distanza anche dall’Isontino e dalla Bassa Friulana.
Il rogo si è sviluppato su un area di 120 ettari su un unico fronte; la precedente segnalazione di un secondo incendio si è, per fortuna, rivelata falsa. Sul posto stanno operando in forze le squadre antincendio boschivo dei Gasilci sloveni, anche con gli elicotteri.
Sul versante italiano numerose le segnalazioni giunte dalla popolazione alla Sala Operativa regionale della Protezione civile che monitora assieme al Corpo forestale la situazione. Messe in stato di preallerta le squadre comunali limitrofe, da Gorizia a Trieste, passando per Monfalcone e Ronchi dei Legionari.
Situazione in miglioramento dal primo pomeriggio
Nel primo pomeriggio, la situazione appare in miglioramento. Grazie ai candair, agli elicotteri e al lavoro di 200 Vigili del fuoco, si è riusciti a circoscrivere l’incendio. Nel pomeriggio o al più tardi in serata dovrebbe essere sotto controllo. Seguiranno almeno tre giorni di ‘innaffiamento’ del terreno e di monitoraggio costante.
“Considerato che nel pomeriggio s’invertirà la direzione del vento, non dovrebbe esserci il pericolo di fumi fastidiosi che possano raggiungere il comune di Gorizia”, informa il sindaco Rodolfo Ziberna.
Attivi i canadair, il vento non facilita le operazioni
Anche due canadair hanno operato da questa mattina, facendo la spola dal Golfo di Trieste, ma il vento di borino non ha facilitato le operazioni.
“Dalla prima segnalazione dell’incendio boschivo in Slovenia, ben visibile dalla città, il Comune di Gorizia, con la sua Protezione civile, sta presidiando la situazione”, fa sapere il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna. “Personalmente mi sono messo immediatamente in contatto con il mio collega di Nova Gorica Samo Turel per assicurargli, al di là dei protocolli italo-sloveni, la nostra completa collaborazione”.
“Mi ha riferito – continua Ziberna – che ci sarebbero indizi d’incendio doloso ancora da accertare. Sono state attivate 45 brigate di pompieri, due aerei (air tractor nuovi) e un elicottero. Preoccupa il forte vento da est, che nel pomeriggio dovrebbe cambiare e provenire da sud. Sono vicino alla popolazione slovena e grato a donne e uomini intervenuti”.
“Per scrupolo ho personalmente telefonato ad Arpa per chiedere un monitoraggio dell’aria nella porzione di Gorizia confinante con la Slovenia, da Merna all’ex ospedale civile di via Vittorio Veneto. La situazione è monitorata, ma sappiamo bene quanto la direzione dei venti possa repentinamente mutare, generando difficoltà alle squadre intervenute ma anche portando fumi verso la città”, conclude Ziberna.
La memoria è subito andata ai vastissimi roghi che, due anni fa, proprio in questo periodo dell’anno, avevano devastato vaste porzioni del Carso.