Trovati i due escursionisti udinesi.
Questa notte due escursionisti di Udine di 41 e 42 anni sono stati tratti in salvo dai soccorritori della stazione di Cave del Predil del Soccorso Alpino e Speleologico sul ghiacciaio del Canin.
L’intervento è scattato alle 21, quando è arrivata una chiamata in stazione che segnalava il mancato arrivo dei due escursionisti, che stavano compiendo la traversata dell’Alta via Resiana, al Rifugio Gilberti, dove avrebbero dovuto trascorrere la notte come previsto dalla loro tabella di marcia. A segnalare il mancato arrivo al Rifugio Gilberti la ragazza di uno dei due, che li aveva sentiti per l’ultima volta al mattino di venerdì 4 settembre. Dal quel momento i due non erano stati più raggiungibili al telefono, che nella zona è senza copertura.
Presumendo un ritardo sulla tabella di marcia e una fermata intermedia al Bivacco Marussich è stat inviata subito una squadra di due soccorritori per verificare il percorso compreso tra il Rifugio Gilberti e il Bivacco Marussich ed individuarli. Nel frattempo, con l’aiuto delle guide alpine presenti all’interno della stazione di Cave del Predil, si è cercato anche di raccogliere quante più informazioni possibile anche usando gli scambi whatsapp con la ragazza e le eventuali immagini postate dai due escursionisti sui social.
Grazie a due fotografie, una scattata la sera di giovedì 3 settembre al Bivacco Costantini, situato alla testata della Val Resia, sotto le Babe, ed una scattata venerdì lungo la cresta di collegamento tra le Babe e il Canin a quota 2400 metri sulla dorsale del Monte Laska Plagna, si è intuito che i due avevano trascorso la notte di giovedì presso lo stesso bivacco e si è ipotizzato con più certezza il percorso effettuato dai due ragazzi. E’ poi arrivata conferma che i due avevano raggiunto venerdì 4 settembre la cima del Monte Canin perché da questa sono stati visti scendere tardivamente verso la via Ferrata Julia e quindi verso il ghiacciaio del Canin da una guida alpina con clienti.
A confermare questa ipotesi di discesa il fatto poi che le segreterie telefoniche dei cellulari dei ragazzi rimandavano o alla linea austriaca o alla linea italiana e non a quella slovena ed uno dei pochi punti in cui la rete austriaca riesce ad essere agganciata è proprio quello del ghiacciaio del Canin. A quel punto la squadra si è diretta immediatamente verso l’attacco della Ferrata Julia e alle 00.30 circa li ha trovati bloccati poco lontano, sul ghiacciaio del Canin, impossibilitati a scendere. Recuperati, sono stati accompagnati fino al Rifugio Gilberti. Questo è il settantaduesimo intervento dell’anno della stazione di Cave del Predil. L’intervento si è concluso alle tre e mezza. Allertata, e pronta a intervenire, anche la Guardia di Finanza di Sella Nevea.