Droga e reati contro il patrimonio in Friuli, due stranieri in manette

Due arresti per droga e reati contro il patrimonio.

Due stranieri in manette in esecuzione di altrettanti mandati di arresto europeo. Negli ultimi giorni, personale della squadra mobile di Udine, in collaborazione con quello della Polizia di Frontiera di Ventimiglia e Malpensa, ha dato esecuzione a due ordini per la carcerazione, disposti dalla Procura di Udine, nei confronti del 52enne cittadino marocchino Abdelghani Kassir e del 30enne rumeno Marius Constantin.

Nel primo caso, la condanna alla pena di 4 anni 5 mesi e 23 giorni, è stata emessa a seguito di più condanne del Tribunale di Udine, per fatti occorsi a Udine, Martignacco e Palmanova fra il 2006 ed il 2009. In particolare, lo straniero, nell’ambito di una vasta ed articolata attività investigativa, che ha portato al deferimento ed alla condanna di numerosi indagati, è stato individuato come il leader indiscusso di un sodalizio dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti. All’interno del gruppo criminale, l’uomo aveva il ruolo di leader ed era personaggio di notevole spessore criminale, curando la dirigenza e l’organizzazione del sodalizio, costituendo il punto di riferimento degli altri associati, provvedendo in prima persona anche all’approvvigionamento dello stupefacente, dalla zona del milanese, avvalendosi fra le altre cose, della comune provenienza geografica in Marocco con molti altri appartenenti al consorteria in questione. Nell’agosto del 2006, a Palmanova, l’uomo è stato controllato alla guida di una vettura, dove erano stati occultati 10,200 kg di hashish e per questo arrestato. Il 12 settembre scorso, la Polizia francese, ha tratto in arresto il latitante a Montpellier, perché destinatario di un Mandato di Arresto Europeo. Le indagini della Polizia di Udine, con il coordinamento della Procura di Udine e del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, hanno permesso di acclarare che si era trasferito in Francia. Dopo le procedure del caso, il condannato è stato portato nel carcere di Sanremo.

Nel secondo caso, il cittadino rumeno deve scontare una pena di 2 anni e 2 mesi, emessa a seguito della condanna del Tribunale di Udine, per fatti occorsi ad Aiello il 28 gennaio 2014, quando si è reso responsabile di un tentativo di rapina, unitamente ad un connazionale, all’interno di un cantiere edile. L’uomo era in passato stato domiciliato in Italia, a Genova e in provincia di Alessandria. Ha maturato diversi deferimenti, in molte province italiane, per reati di natura predatoria ed in violazione al Codice della Strada. Durante la sua presenza sul territorio nazionale, in molti casi ha declinato generalità diverse al fine di eludere controlli e riscontri delle forze dell’ordine, condizione che hanno reso ancora più difficile la sua certa identificazione e successivo rintraccio.

Il 19 agosto scorso era stato rintracciato dalla Polizia rumena nella città di Nadlac, che aveva dato seguito al Mandato di Arresto Europeo, disposto dalla Procura di Udine. Il cittadino rumeno è stato portato nel carcere di San Vittore a Milano.