Le operazioni della polizia.
La Polizia di Stato di Udine, nelle ultime settimane, nell’ambito delle attività mirate a dare esecuzione a ordini conseguenti a sentenze irrevocabili emesse dall’Autorità Giudiziaria, ha tratto in arresto sei soggetti destinatari di provvedimenti restrittivi.
Il primo dispositivo è stato eseguito nei confronti di un 33enne marocchino, domiciliato a Udine, che è stato tratto in arresto in esecuzione di un ordine di carcerazione della Procura di Udine per l’espiazione di una pena di 1 anno e 8 mesi di reclusione, a seguito della condanna per reati in materia di stupefacenti, nel 2018 a Udine e provincia. Le indagini hanno permesso di appurare che lo straniero era implicato nell’illegale attività di spaccio di cocaina, unitamente ad altri connazionali.
Successivamente è stato tratto in arresto un 29enne marocchino, pluripregiudicato, domiciliato nella zona collinare della provincia, in esecuzione di un ordine di carcerazione della Procura di Udine per l’espiazione di una pena di 4 anni e 8 mesi di reclusione, a seguito di plurime condanne per furto aggravato in esercizi commerciali e in abitazione, porto di oggetti atti ad offendere e per molteplici violazioni al divieto di ritorno nel Comune di Udine.
Nei giorni successivi è stato notificato ad un italiano 22enne, già sottoposto a misura coercitiva e associato presso il carcere di Udine, una carcerazione emessa della locale Procura per l’espiazione di una pena di 1 mese, a seguito della condanna per furto aggravato su un’autovettura, avvenuto nel 2017 a Martignacco.
Il 4 marzo è stato tratto in arresto un 38enne cittadino nigeriano, pluripregiudicato, senza fissa dimora, risultato destinatario di un provvedimento di carcerazione della locale Procura, per l’espiazione di 2 anni e 5 mesi di reclusione, per gli eventi occorsi nel gennaio 2016, quando, a seguito di un diverbio con un connazionale, colpì al volto quest’ultimo con una stampella, procurandogli alcune lesioni, che lo costrinsero a ricorrere alle cure ospedaliere, con una prognosi di diversi giorni.
Il 6 marzo è stata data esecuzione ad un provvedimento di carcerazione che prevede la pena di 2 anni di carcere, nei confronti di un 52enne italiano, residente a Udine, libero professionista, il quale è stato condannato per numerosi episodi di appropriazione indebita e truffa, avvenuti fra il 2007 ed il 2009, quando era dipendente di una agenzia assicurativa. Le indagini esperite avevano appurato che l’uomo aveva sottratto agli ignari clienti somme cospicue, più di 800 mila Euro, che non sono mai stati restituiti alle parti offese e che sono servite per scopi privati del condannato.
L’ultimo arresto in ordine di temporale è quello di un 30enne nigeriano, che il 10 gennaio scorso era stato tratto in arresto in quanto destinatario di un Mandato di Arresto Europeo emesso dell’autorità giudiziaria austriaca (Tribunale di Wels). Il provvedimento veniva disposto in quanto l’interessato, che in Italia è regolarmente residente a Udine con la famiglia, risulta indagato per truffa. Dopo l’avvenuta convalida dell’arresto, l’uomo era stato assoggettato dalla Corte di Appello di Trieste, alla misura cautelare dell’obbligo di firma presso la Questura. In data 29 febbraio, personale della Polizia di Frontiera di Venezia – Tessera accertava che l’uomo si stava imbarcando per un volo diretto in Nigeria, con scalo ad Istanbul ed impediva la sua partenza, in quanto sottoposto alla misura cautelare già ricordata. L’Ufficio PS di Venezia segnalava l’accaduto alla Corte D’Appello di Trieste che disponeva che l’obbligo di firma dovesse essere sostituito con la misura più afflittiva della misura cautelare in carcere, che veniva eseguita dalla squadra mobile nel tardo pomeriggio di venerdì 6 marzo scorso.