Un’antica tradizione che si ripete ancora.
Il Pignarûl rappresenta uno dei più antichi riti friulani, ed ha un origine che si perde nei secoli della storia friulana. La pratica del bruciare questa grande catasta di legno in alcuni momenti particolari dell’anno è legata probabilmente agli antichi dei pagani adorati forse anche prima dell’arrivo dei Longobardi, dai Celti. Il dio Belanu (o Beleno) era infatti la divinità legato all’influenza solare e all’agricoltura; il Pignarûl infatti non è acceso solamente con una funzione celebrativa ma ha anche una funzionalità propiziatoria. Le ceneri, nei giorni seguenti venivano sparse nei campi per favorire la fertilità dei terreni.
Ancora oggi questa antica tradizione viene percepita e riproposta il 6 gennaio, particolarmente sentito e rinomato è il “Pignarûl Grant” di Tarcento acceso nei pressi del castello.
Gli antichi riti verranno proposti anche a San Daniele, dove durante tutto il pomeriggio, prima dell’apertura del fuoco, ci saranno attività legate all’animazione; a Gemona dove il fuoco verrà acceso al Taboga13 e sarà accompagnato da forniti chioschi
In alcune zone della Carnia il rito prende il nome di “La Femenate”, perchè il fantoccio di una strega viene bruciato sul sul Pignarûl come se fosse un rogo vero e proprio. Questo rito può essere visto sia a Paularo che a Piano d’Arta. Due roghi verranno incendiati a Colloredo di Monte Albano, uno a Codugnella alle 18 e uno sotto il castello. Anche a Bueriis di Magnano in Riviera si svolgerà l’accensione del Pignarûl, l’appuntamento è per le ore 20 nella zona festeggiamenti, i partecipanti saranno intrattenuti da cioccolata calda e vin brulè. Altri Pignarûi saranno accesi a Reana, alle 18, a Treppo Grande nella zona di Vendoglio alle 17, a Osoppo in zona Rivoli, ad Artegna presso la sede scout e a Fagagna alle 18:30 sul Mont di Bisic.
In tutti i Pignarûi si svolge un’analisi della direzione presa dal fumo, a cui è legato anche un proverbio friulano “se il fum al va a soreli a mont, cjape il sac e va pal mont; se il fum invezit al va de bande di soreli jevât, cjape il sac e va al marcjât“. Così tradotto: se il fumo va a occidente, prendi il sacco e va per il mondo; se il fumo invece va a oriente, prendi il sacco e va al mercato. La direzione del fumo, quindi, è indicazione di un buono o cattivo anno.
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