L’analisi dell’Ogs sul Fvg dopo il terremoto in Slovenia.
“Bisogna rimanere sempre all’erta. La nostra è una regione sismica e la terra si muove di continuo. Un altro grosso terremoto non è mai una eventualità da escludere”. Parola di Paolo Comelli, responsabile della sede di Udine dell’Ogs, l’istituto nazionale di oceanografia e geofisica sperimentale di Trieste.
Il Centro di Ricerche Sismologiche dell’Ogs si occupa del monitoraggio sismico di tutto il Nord-Est d’Italia, utilizzando i dati registrati dalla rete sismometrica che gestisce e i dati delle reti limitrofe grazie ad accordi di collaborazione e in cooperazione con tutti gli altri enti interessati. È dotato di 45 stazioni in Fvg e ha un’importante funzione di supporto alla Protezione civile. Ieri mattina, quando alle 4.50 la scossa di terremoto che si è verificata in Slovenia ha fatto sobbalzare dal letto anche moltissime persone in Friuli, l’Ogs ha rilevato il movimento tellurico.
La terra trema a pochi chilometri dal Friuli, scossa registrata a Caporetto.
Ma il sisma, con epicentro localizzato tra Bovec e Caporetto, è un’attività “eccezionale”, o come va classificata? “Direi che rientra nei criteri di normalità, la recente sequenza sismica di Bovec lo testimonia – evidenzia Comelli -. La scossa si è sentita bene e quindi in Friuli c’è stata molta preoccupazione e ansia”. È possibile che seguano altre repliche nei prossimi giorni? “È impossibile da prevedere. La regola spannometrica – analizza il responsabile della sede di Udine dell’Ogs – dice che a ogni terremoto di una certa magnitudo ne possano seguire altri di potenza inferiore. Ma per la sismicità che c’è in Italia, non si esclude che si verifichino repliche della stessa magnitudo della scossa principale”.
Certo è che la mente di molti, soprattutto di chi ha qualche primavera in più sulle spalle, è corsa al terremoto del 1976 in Friuli. “Le scosse più consistenti fanno più rumore e più notizia, ma il movimento della terra è costante. Detto in soldoni, è l’Africa che spinge verso l’Europa e questo meccanismo genera uno sforzo sismico – spiega Comelli -. Gli eventi di un certo rilievo sono abbastanza rari nel tempo, ma se capitasse un terremoto di una certa entità nella nostra regione nessuno potrebbe dirsi sorpreso”.
Alba di paura in Friuli dopo il terremoto in Slovenia.
E se il movimento tellurico di pochi giorni fa tra Forni di Sotto e Tramonti di Sopra non è correlato con quello di Bovec, in Friuli comunque non bisogna abbassare la guardia. “Due episodi di questo tipo in pochi giorni fanno notizia, ma non rappresentano nulla di eccezionale – aggiunge Comelli -. È normale, e giusto, che la soglia di attenzione però si alzi: la sismicità va seguita”. Dal responsabile di Udine dell’Ogs arriva anche un invito: “Visti i bonus messi a disposizione dal Governo – conclude -, potrebbe essere il momento giusto per sistemare la propria abitazione, soprattutto nei comuni con maggiore rischio sismico”.