Producevano documenti falsi.
Nella mattinata del 9 luglio il personale della Polizia di Stato della Questura di Udine, ha proceduto a un sequestro preventivo di un immobile e due arresti di cittadini georgiani, gravemente indiziati di concorso nella produzione di documenti di identità comunitari falsi e favoreggiamento alla permanenza sul territorio nazionale in stato di clandestinità.
L’attività investigativa, diretta dalla Procura della Repubblica di Udine, è stata avviata dalla Squadra Mobile della Questura udinese a seguito di alcune segnalazioni ricevute dagli Uffici delle Agenzie delle Entrate della provincia.
Dalle indagini, anche con la collaborazione della Direzione Centrale della Polizia Criminale-Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, è stata accertata la falsità dei documenti di identità in possesso di donne apparentemente di nazionalità georgiana, che si presentavano però come cittadine comunitarie, esibendo documenti di identità di vari Paesi dell’Unione Europea, così da poter essere impiegate in qualità di badanti e godere di benefici giuridici, fiscali e sanitari, aggirando le norme che regolano l’ingresso e la permanenza nel territorio nazionale dei cittadini extracomunitari.
Già nel febbraio scorso la Polizia di Stato di Udine aveva arrestato in flagranza di reato 5 donne georgiane trovate con tali documenti. Alcune di esse nel frattempo risultavano già censite nel casellario INPS e impiegate con regolare contratto in qualità di badanti, altre 5 sono state denunciate.
All’interno dell’immobile sequestrato sono state rintracciavate altre 7 cittadine straniere, 6 di origine georgiana ed una ucraina, due delle quali clandestine ed in possesso di carta d’identità slovacca falsa; diversi documenti e ricevute di pagamento a mezzo money transfer a beneficio degli indagati ed anche la somma di 12.000 euro, oltre a vari monili d’oro, sul cui possesso uno degli indagati non ha fornito alcun valido titolo o giustificazione e ritenuti provento dell’illecita attività.