Una 44enne di Udine scopre di essere ancora occupata in banca dopo 15 anni.
Aveva dato le dimissioni 15 anni fa ma ora con grande sorpresa si scopre ancora occupata in banca. E’ la storia di una mamma udinese di 44 anni che, dopo l’arrivo del primo figlio decide di lasciare il lavoro, licenziandosi, per dedicarsi alla crescita del primogenito e così a seguire anche per il secondo figlio.
A distanza di 15 anni decide di rimettersi nel mondo del lavoro ed accetta una nuova occupazione part time. Prima di iniziare , come di consuetudine, si richiede il modello C2 storico all’Agenzia per l’impiego, ex Ufficio di collocamento. Questo modello serve per molte cose: come a certificare le esperienze lavorative, per accedere ad eventuali sovvenzioni per disoccupati o per certificare lo stato di disoccupazione.
Ieri mattina la scoperta. La donna risulterebbe ancora occupata da 15 anni. La 44enne si è quindi rivolta al consulente del lavoro Simone Tutino di Udine che ha preso carta e penna interessando datore di lavoro (ex) nonché INPS ed Ispettorato del Lavoro, così da fare chiarezza. “E’ molto grave che in un documento di una banca dati pubblica ci sia un errore del genere. Anche l’indirizzo di residenza della ‘disoccupata’ è errato – spiega Tutino – Pensate che problemi può causare, e se il marito l’ha dichiarata a carico perché disoccupata e qualcuno fa delle verifiche e risulta occupata ? Cosa si può scatenare?”
Il consulente è ora al lavoro per cercare di capire da dove arriva e dove si è generato l’errore. Poi trarrò le mie conclusioni, anche perché se il datore di Lavoro non avesse comunicato la cessazione del rapporto non oso immaginare di quale importo sarà la sanzione per ogni giorno di ritardo della comunicazione“, conclude.