L’ipotesi della didattica a distanza per risparmiare sul gas.
“Attuare la Didattica a distanza per ridurre un giorno di lezione contro il caro gas è una follia. Non si può risparmiare sul futuro del Paese e penalizzare ulteriormente bambini e ragazzi che hanno già sofferto per l’emergenza Covid”. Il segretario di UIL Scuola del Friuli Venezia Giulia Ugo Previti si unisce al deciso ‘no’ del segretario nazionale Giuseppe D’Aprile all’ipotesi ventilata nelle ultime ore, ovvero di rinunciare alle lezioni in presenza di sabato per compensare la bolletta del gas.
“La scuola va assolutamente tutelata. Il diritto allo studio dei nostri giovani deve essere assolutamente garantito”, sottolinea Previti. E aggiunge: “La Dad è stata una didattica emergenziale, legata alla pandemia. Non è accettabile pensare di ridurre il tempo scuola in presenza. I legami e le relazioni interpersonali che si creano nelle dinamiche in presenza in classe sono fondamentali per lo sviluppo dei ragazzi. E’ solo così che emergono anche situazioni di fragilità psicologica ed emotiva su cui intervenire”, spiega il segretario, e evidenzia come “le linee guida inviate alle scuole per l’emergenza Covid prevedano la sola apertura delle finestre, magari con i termosifoni accesi”.
Uil Scuola suggerisce invece di “tagliare gli sprechi come quelli in Parlamento, evidenziati da D’Aprile, dove i termosifoni sono accesi 24 ore su 24 pur essendo frequentato dal martedì al giovedì”, conclude Previti.