I voti dei deputati regionali
Fa ancora discutere il voto di ieri che ha approvato definitivamente la riforma costituzionale che prevede il taglio dei parlamentari. Soprattutto nella nostra regione, poiché – secondo le stime – ci sarà un perdita di 8 rappresentati tra Camera e Senato alle prossime elezioni.
Tra chi ha votato contro il disegno di legge, c’è anche l’ex governatore Renzo Tondo, leader di Autonomia responsabile ma eletto tra le fila di Fratelli d’Italia. Nonostante il gruppo guidato da Giorgia Meloni abbia votato a favore, lui si è detto contrario e ha spiegato la sua decisione come “maturata sui banchi dell’aula”.
“Prima – ha scritto in una nota – ho pensato al mio Friuli Venezia Giulia che con tale riforma perdere di rappresentatività politica. Poi ho riflettuto sull’infinita demagogia dei cinquestelle. La democrazia e la rappresentatività non possono essere considerate un costo. Il buon senso non può mettersi da parte, per lasciar spazio al senso comune”.
Assente, invece, il forzista Guido Pettarin di Gorizia, che quindi non ha seguito l’indicazione di voto favorevole del proprio partito. “Non ho inteso contribuire al voto” ha spiegato, in quanto ha ritenuto la norma “un gravissimo attacco alla democrazia rappresentativa che informa di sé la nostra costituzione e di cui le camere sono espressione principale. Questo progetto di legge ha l’unico risultato di condizionare la democrazia nel nostro paese, violando gravemente i principi e gli equilibri democratici della rappresentanza del corpo elettorale e dei territori nei quali questo si esprime”.
In aula non c’era nemmeno Ettore Rosato, impegnato in missione parlamentare. Nessuna “sorpresa”, infine, dagli altri deputati regionali, con il voto favorevole di: Sabrina De Carlo e Luca Sut (Movimento 5 stelle), Debora Serracchiani (Pd), Aurelia Bubisutti, Vannia Gava, Massimiliano Panizzut e Daniele Moschioni (Lega), Roberto Novelli e Sandra Savino (Forza Italia), Walter Rizzetto (Fratelli d’Italia).
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